Melbourne, metropoli dall’anima vivace, creativa e avvincente Pubblicato il: 08/06/2009 |
Oceania - Australia |
Siamo nel 1835 e la regione conosciuta oggi come Victoria era serenamente popolata dalla tribù indigena dei Kulin, fino all'arrivo di un gruppo di imprenditori provenienti dalla Tasmania, che avviarono in quella che oggi è chiamata Williamstown, il primo insediamento della città di Melbourne. Il territorio però fu inizialmente abbandonato perché mancava di acqua potabile. I fondatori quindi si spostarono risalendo lo Yarra e raggiunsero il posto ora occupato dalla city. Nel 1851 fu costituita la colonia di Victoria, con capitale Melbourne, e proprio negli stessi anni fu scoperto l'oro che cambiò la faccia a entrambe. Il prezioso metallo portò un grande flusso di immigrati da tutto il mondo, e il benessere che apportava fece crescere la città sproporzionatamente: in 30 anni gli architetti cittadini, la manodopera dei commercianti europei e la decisione di destinare grandi aree della città a parco pubblico costituirono quella che allora era nota come "Marvellous Melbourne - the Paris of Antipodes". Questo sviluppo venne però temporaneamente interrotto nel 1890 dalla prima delle numerose crisi finanziarie che hanno da allora colpito la fragile economia della città. La mescolanza etnica della popolazione di Melbourne ha influenzato molto l'aspetto della città: sia i cercatori d'oro cinesi e irlandesi arrivati nel XIX secolo, sia i rifugiati e gli immigrati del dopoguerra europeo (giunti soprattutto da Grecia, Italia, Jugoslavia, Turchia e Polonia), sia ancora i più recenti arrivi dal Vietnam e dalla Cambogia, hanno tutti portato con sé caratteristiche culturali del Paese di provenienza che hanno modificato la mentalità conservatrice e tutt'altro che passionale della società inglese. Questi immigrati hanno incrementato la popolazione fino a oltre 3,6 milioni con 90 etnie differenti che convergono in un'anima vivace, creativa e avvincente. |
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