Forte e chiaro il messaggio evidenziato dal tradizionale incontro annuale tra la Confraternita della Vite e del Vino di Trento ed il Sovrano e Nobilissimo Ordine dello Antico Recioto della Valpolicella ospitato nella tenuta San Leonardo dei Marchesi Guerrieri Gonzaga a Borghetto di Avio. L'incontro, organizzato col supporto dell'avvocato Germano Berteotti e moderato da Walter Nicoletti giornalista di "RTTR", è ruotato attorno al tema "Vallagarina e Valpolicella, terre del vino. La qualità, come progetto territoriale" alla presenza dei presidenti delle Strade del Vino Valpolicella, Alberto Aldegheri, Strada del Vino e dei Prodotti Tipici della Terradeiforti, Rita Zanoni, e della Strada del Vino Vallagarina, Paolo Malfer. Rita Zanoni, nel suo intervento ha posto l'accento sull'importanza di sinergie tra territori, della loro qualità e salavaguardia, ma anche all'interno della Terradeiforti.«Abbiamo già iniziato una collaborazione con la Valpolicella, collaborazione che vorremo estendere alla Strada del Vino Vallagarina». Alberto Aldegheri ha aggiunto che «in territorio veronese è fondamentale che tutti i soggetti abbiano la ferma volontà di colloquiare perché solo così si riuscirà ad estendere la collaborazione con altre realtà e ad essere efficaci nella promozione». Sulla stessa lunghezza d'onda Paolo Malfer, neopresidente della Strada del Vino Vallagarina, che ha evidenziato come il progetto delle strade del vino e dei sapori «permette di fare conoscere il proprio territorio e le sue risorse, avvicinandoci come territori». Franco de Battaglia, giornalista del "Trentino", ha evidenziato come «attraverso questo vini simbolo s'identifica un territorio che qualcuno chiama Terradeiforti. Qui finisce la civiltà alpina e nasce quella veneziana. Questa è terra di confine, Napoleone vi ha colto una delle sue più esaltanti vittorie che ancora risplende in una delle magnifiche vie parigine; gli Asburgo vi hanno fatto la porta del proprio impero multietnico; questa terra deve essere fatta conoscere, non può essere vista come alto veronese e basso trentino. Questa è un'area strategica legata insieme dalla vite e dai suoi viticoltori. E per questo una terra che deve costruire attorno i suoi prodotti una sua precisa identità in rapporto con i territori limitrofi». Sonia Salgari del Consorzio Pro Loco Valpolicella responsabile dell'ufficio turistico e Consigliere della Strada del Vino Valpolicella ha presentato un video curato dalla Regione Veneto. «Qualità del vino e del territorio si associano - ha affermato Sonia Salgari - in un progetto complessivo. Il turista richiede di conoscere i nostri prodotti, ma ha anche la curiosità di conoscere le risorse territoriali. Nostro obiettivo è di fare scoprire tutto quello che sta attorno ad un buon bicchiere di vino. La Valpolicella è cresciuta sotto il profilo di strutture, abbiamo avviato corsi di formazione per gli operatori affinché si possa comunicare efficacemente il territorio ai visitatori. Un progetto complessivo che accomuna, nei suoi presupposti, la Valpolicella ma anche la Vallagarina e la Terradeiforti». Il giornalista Fabio Piccoli ha affermato come «nel mondo la qualità è diventata un prerequisito». Tiziano Bianchi, giornalista de "L'Adige" ha evidenziato come «nella viticoltura trentina si stia osservando una nuova tendenza, a seguito di un progetto qualità che ha permesso di coltivare la vite non solo nel fondo valle ormai saturo, ma anche in collina con buone rese economiche». L'assessore della Provincia di Trento Tiziano Mellarini ha infine sottolineato come «oggi, inutile nasconderlo, ci sono difficoltà, ma, ora più che mai, è fondamentale sviluppare i propri prodotti nell'ottica di una giusta qualità-prezzo che significa non abbassare i prezzi ma conferire il giusto prezzo. Negli ultimi cinque anni abbiamo recuperato, col Comitato Tecnico, oltre 400 ettari restituendoli alla viticoltura, in particolare modo alla viticoltura di montagna. Un recupero teso a veicolare l'ambiente trentino sia sotto il profilo naturalistico sia turistico. La ruralità sarà una chiave fondamentale anche per la valorizzazione di un territorio che vede in prima linea Avio, Ala e l'alto veronese».
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