Usa, tra indiani e natura nei parchi del Sud-Ovest
Pubblicato il: 22/06/2009

Dai Tour Operator: Adenium – Soluzioni di viaggio > Dal 6 al 22 agosto 2009


Tra le maggiori attrattive turistiche degli Stati Uniti, capaci di attirare ogni anno milioni di visitatori da ogni angolo del mondo, rientrano sicuramente i parchi nazionali e le aree naturalistiche del Sud-Ovest, dove la natura e soprattutto la geologia sembrano aver concentrato le loro maggiori e più spettacolari manifestazioni in cinque stati contigui, Nevada, Utah, Colorado, Arizona e New Messico, con non trascurabili appendici anche nei confinanti stati di Wyoming, California e Texas. Siamo nel cuore del leggendario Far West, la mitica terra della conquista americana del 1800, quello reale di una bellezza selvaggia e struggente con i pinnacoli di roccia rossastra e gli archi di arenaria che sembrano incendiarsi al tramonto, i canyon vertiginosi scavati in lontane ere geologiche e solcati da torrenti impetuosi.
Il Sud-Ovest occupa quasi un quarto del territorio americano con paesaggi e ambienti estremamente vari. L'ossatura è costituita ad est dalle Montagne Rocciose, l'imponente cordigliera che corre per 4.500 km dall'Alaska al Messico con catene parallele di alti picchi innevati su vallate, foreste di conifere, praterie e fiumi imponenti. Il solo Colorado conta oltre 50 vette superiori ai 4.000 m. Più ad oriente subentrano invece i grandi altopiani, sconfinate distese desertiche e aride costellate di depressioni come il Grande Lago Salato e la Valle della Morte, situata a 94 m sotto il livello del mare. In Colorado si trovano numerosi parchi con pareti rocciose dai colori strabilianti e canyon di una grandiosità inimmaginabile. Tra Utah e Arizona si concentra il maggior numero di canyon al mondo. Ancora più a sud si estendono invece deserti punteggiati da cactus.
PARCHI UNICI. Tra un numero enorme di parchi nazionali, riserve naturali, monumenti geologici e località storiche, ce ne sono alcuni assolutamente imprescindibili per la loro unicità. A cominciare dallo Yellowstone National Park sulle Montagne Rocciose, protetto dall'Unesco e capostipite di tutti i parchi americani e del mondo essendo stato istituito nel 1872, che presenta un po' tutti gli aspetti della natura: cime innevate, ghiacciai, laghi, cascate e canyon, enormi foreste, grossi fiumi, caldere vulcaniche, spettacolari geyser (oltre 300, la massima concentrazione del pianeta) sorgenti termali d'acqua e di fango, fumarole e dove è facile incontrare orsi, bisonti, cervi, lupi, linci e aquile. Il Bryce Canyon National Park, nello Utah, racchiude una serie di gole a ferro di cavallo e di anfiteatri disseminati di torrioni, pinnacoli, ponti naturali e castelli di roccia scolpiti dall'erosione nell'arco di 140 milioni di anni su sedimenti e rocce di mille colori, dove crescono piante peculiari come i millenari pini irsuti e i limbers pines, capaci di colonizzare pareti impervie. Il massimo si raggiunge ovviamente con il Grand Canyon National Park nell'Arizona, una delle maggiori meraviglie naturali del pianeta protetto dall'Unesco. Una gigantesca gola lunga 450 km larga da 6 a 30 e profonda 1.500-1.800 m, scavata in rocce multicolori dal fiume Colorado nell'arco di ben 1,7 miliardi di anni. Contrariamente a quanto si può pensare non si tratta né della maggiore né della più profonda spaccatura del pianeta, ma del più esteso sistema di canyon collegati e anche il più antico. La Monument Valley National Park tra Arizona e Utah si presenta come una piana stepposa e desertica disseminata da imponenti roccioni tabulari, ponti di pietra, meandri fluviali, monoliti e pinnacoli alti fino a 600 m che si infiammano di rosso all'alba e al tramonto; gestita da indiani navajo, per la sua spettacolarità ha fatto da scenario ad un gran numero di film western. Il Canyolands National Park nell'Utah è un'arida vallata desertica lunga 70 km e profonda 600 m scavata dai fiumi Colorado e Green River a formare bizzarre formazioni rocciose nelle arenarie policrome come pinnacoli, torri, archi, meandri a "U", labirinti di spuntoni, dove vivono piante grasse, coyote e volpi e si celano le migliori incisioni rupestri americane, tracciate dagli indiani duemila anni fa. L'Arches National Park nell'Utah offre invece la maggior concentrazione di archi naturali delle terra in arenaria rossa, un vero capolavoro dell'erosione naturale. Il Mesa Verde National Park nel Colorado, sito Unesco, protegge uno dei maggiori insediamenti indiani precolombiani degli Anasazi, che già all'epoca di Cristo avevano dato vita sull'altopiano e nelle caverne entro canyon e vallate a villaggi con abitazioni di pietra a più piani, ad un'ottima produzione di ceramica ed ad una fiorente agricoltura con irrigazione. Infine il Pueblo di Taos nel New Mexico, anch'esso protetto Unesco, è un antico villaggio coloniale spagnolo del 1600, sede di un importante mercato, con costruzioni di argilla e paglia che da oltre un secolo riunisce artisti, intellettuali e hippy capaci di mantenere vive le antiche tradizioni artistiche e artigianali indiane e messicane.
IL VIAGGIO. L'operatore milanese "Adenium - Soluzioni di viaggio" propone, dal 6 al 22 agosto, un tour di 17 giorni attraverso i principali parchi del Sud-Ovest, con partenza da Chicago, la bella capitale dell'Illinois sul lago Michigan considerata la più americana delle metropoli Usa. Voli di linea da Milano via Dusserdolf, rientro da Denver via Francoforte, spostamenti in aereo e bus privato, pernottamenti in hotel a 3, 4 e 5 stelle con mezza pensione, accompagnatore dall'Italia, ingresso nei parchi, assicurazione e documentazione, quote da 4.950 euro.
Info:
www.adeniumtravel.it

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