Tra i vari appuntamenti folkloristici estivi della regione, un'importante occasione di festa sono le "veillà", le veglie. Per le borgate e le piccole comunità valdostane rappresentavano, fino a pochi decenni fa, un modo per stare insieme. Radunati nella stalla di una famiglia, i membri della comunità si dedicavano a piccoli lavori di manutenzione degli attrezzi agricoli, mentre si scambiavano le ultime notizie e si ascoltavano gli anziani narrare antiche storie e leggende del paese. Oggi, tra luglio e agosto, i mestieri che si esercitavano nelle lunghe veglie invernali sono rievocati nelle stradine dei borghi attraverso le rappresentazioni di lavori di artigianato e legati all'agricoltura e l'allevamento, ma anche di vita sociale e di gioco. Non mancano poi i punti di ristoro dove degustare prodotti locali e gli spettacoli folkloristici con canti e balli corali. Tra le principali veillà da ricordare quella di Arnad, borgo nella bassa Valle d'Aosta in cui la festa è principalmente pensata per la popolazione. L'antica frazione di Ville, abitata fin dall'anno 1000, si rianima durante la notte del 4 luglio, quando tutti gli abitanti si fanno parte attiva per far rivivere la stalla, la cantina, la bottega del fabbro e del falegname… La veillà (biennale) assume qui i toni di un vero e proprio spettacolo, e prevede un ingresso a pagamento che comprende inoltre degustazioni di prodotti tipici come lardo di Arnad, seupé, mahishtra de grì, bignet di mele e fiocca macchiata con caffé macinato. Ma anche quella di Cogne del 15 luglio, sviluppata tra le stradine del vecchio borgo di Lillaz animato dalle esposizioni di prodotti "cogneintsi" come la crema di Cogne, meculin e fiocca (una specie di panettone con panna montata), "polenta grassa" (polenta farcita con fontina e burro), mocetta (simile alla bresaola) e pane nero. Il 1 agosto sono le stradine del vecchio borgo di Vens a Saint-Nicolas e di Moron a Saint-Vincent a rivivere tra degustazioni e serata danzante gli antichi mestieri d'antan, mentre il 6 è invece Valpelline a festeggiare, in concomitanza con la festa patronale di Vignettes. L'8 agosto da non perdere la veillà di Etroubles, piccolo borgo medioevale sulla via Francigena, celebre percorso di pellegrinaggio che collegava le isole britanniche a Roma. Dal 1984 questa piccola storica capitale locale, centro di guardia e servizi, si anima riproponendo dal vivo, lungo la strada principale del paese e nelle stradine laterali, i vecchi mestieri tra cui la confezione di "landzette", i costumi di carnevale della Coumba Freide rievocanti il passaggio delle truppe napoleoniche. Non mancano poi musica tradizionale dal vivo, sfilate delle maschere e prodotti locali: grigliate miste con verdure, minestrone, panna con lamponi e bugie, la seuppa freida (pane nero, raffermo, imbevuto nel vino), caffé e vini. A chiudere la stagione estiva il 29 agosto la veillà di Votornen al Villaggio Cretaz in Valtournenche. Considerata una della più accurate della Regione, avvolge il visitatore nel calore di un borgo di 260 abitanti intenti a far rivivere mestieri come il rabeilleur, che si occupava di sistemare distorsioni e dare medicamenti, e quello dell'espert géomètre, che aveva il compito dei partadzo (divisioni dei terreni). Info: www.lovevda.it
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