Il nascente Consorzio Italian Food & Lifestyle - IFL raggruppa nove tra le più importarti imprese alimentari italiane di alta qualità, in questa fase di start up il suo fatturato aggregato è di oltre 160 milioni di euro, impiega quasi 800 persone e il 41% del fatturato è generato sui mercati esteri. L'obiettivo di IFL è rappresentare le migliori realtà del Food & Lifestyle italiano spingendo prodotti e offerte sui mercati internazionali. La caratteristica determinante e distintiva che caratterizza le aziende rappresentate dal Consorzio è quella legata al "Food for Passion", ovvero alle produzioni curate con amore e devozione. Proprio per questo, la selezione per essere inseriti in IFL è particolarmente attenta. Nasce così un portavoce istituzionale di queste imprese; un'organizzazione, quella di IFL, in grado di superare provincialismi e gap areali che sovente impediscono alle realtà italiane di raggiungere i mercati internazionali o tutto il territorio nazionale. IFL scaturisce dalla volontà di aggregarsi degli stessi imprenditori con lo scopo di farsi strada nel settore dell'alta qualità alimentare. I produttori vogliono avere più forza e superare le caratteristiche del mercato alimentare italiano, caratterizzato da prodotti eccezionali, ma anche da un individualismo diffuso. Il Consorzio crea così un sistema al servizio delle imprese associate, che si propone di cogliere le opportunità presenti sui mercati. L'obiettivo è arrivare agli addetti ai lavori e ai consumatori, non solo attraverso l'attività promozionale e la partecipazione agli eventi più importanti a livello internazionale, ma anche con operazioni di marketing congiunto che possano stimolare l'innovazione. Stefano Boschi, Presidente del Consorzio IFL, in occasione della presenza a TuttoFood ha dichiarato: «La missione del Consorzio è difficile, ma parte da presupposti concreti e necessari: superare i localismi, creare un sistema efficiente e in grado realmente di diffondere la passione italiana per il buon cibo in ogni angolo del pianeta. La nostra unione deve essere in grado non solo di supportare le imprese, ma di stimolare l'opinione pubblica internazionale proprio sui grandi valori delle nostre produzioni. I prodotti italiani devono diventare "di moda" all'estero. Quello alimentare è un settore importante per l'export nazionale e per la diffusione dell'Italian Lifestyle nel mondo».
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