Madagascar, isola segreta della natura Pubblicato il: 29/06/2009 |
Dai Tour Operator: I Viaggi di Maurizio Levi |
Il Madagascar è un rettangolo di 1.600 km, largo 500, che si trova nell'oceano Indiano di fronte alle coste del Mozambico. Sebbene a separarlo dall'Africa sia un braccio di mare di appena 400 km, con il continente africano ha ben poco da spartire da tutti i punti di vista, presentandosi come un habitat decisamente a sé stante. Tutto nasce dal fatto che questo microcontinente in mezzo all'oceano si staccò dall'Africa e dal supercontinente del Gondwana ben 160 milioni di anni or sono, quando la geografia del pianeta era ben diversa dall'attuale e sulla terra dominavano ancora incontrastati i dinosauri, per cui flora e fauna hanno subìto nel tempo un'evoluzione autonoma e differente da quella di tutti gli altri continenti, con il risultato che un elevato numero di piante e di animali malgasci costituiscono dei veri endemismi, cioè non si trovano in nessuna altra parte. Sono endemiche l'80 % delle piante, quasi tutti i mammiferi, la metà degli uccelli e il 97 % di rettili e anfibi. Mentre sono assenti tutti i grandi animali africani, sono endemici ad esempio i lemuri, le simpatiche e curiose proscimmie (che da soli meriterebbero un viaggio), i tenrec, insettivori simili al porcospino, il fosa, carnivoro assimilabile al puma, la gigantesca testuggine radiata, la gran parte di camaleonti, manguste, mammiferi, rettili (tutti innocui), anfibi, farfalle e uccelli, così come la maggioranza delle 12mila specie diverse di piante, molte ancora da scoprire. Se in Africa il baobab è presente con una sola specie, qui ne potete incontrare ben sette, tra cui una capace di arrivare a 35 m di altezza, e oltre 60 specie di camaleonti, più della metà di quelle mondiali, mentre la barriera corallina malgascia è seconda per lunghezza solo a quella australiana; la palma ravenala, simbolo del Paese, potrete invece ammirarla soltanto qua, come la farfalla cometa, lunga 20 cm. Anche l'uccello più grande del mondo, l'Aepyornis, viveva sull'isola, ma è stato annientato dall'uomo. Si possono incontrare 63 varietà di gechi, 57 di serpenti, compreso un innocuo boa lungo 4 m, 250 specie di uccelli, 300 di farfalle, 28 di pipistrelli e 6 tartarughe marine. L'altra grande valenza del Madagascar è costituita dai suoi abitanti, che non provengono - come ci si potrebbe aspettare - dalla vicina Africa, bensì dalle lontane Indonesia e Malesia che qui arrivarono a bordo delle loro fragili canoe a bilanciere tuttora in uso. I caratteri somatici dei malgasci, divisi in 18 tribù, risultano assai indefinibili, mescolando, su un substrato sudasiatico, elementi indiani, arabi, africani ed europei, giunti questi ultimi solo nel 1500. Diciotto etnie, ma quattro denominatori comuni: la lingua, con parole lunghissime, l'abbigliamento, un unico pareo per uomini e donne, il carattere, calmo e serafico, e la cultura che si basa sui tabù, il culto degli antenati, i sacrifici rituali, l'astrologia e la superstizione. |
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