Giovane estro culinario italiano trionfa in laguna
Pubblicato il: 06/07/2009

Fatti&Personaggi: Luigi Taglienti


Per un solo punto di distacco dal vincitore, Luigi Taglienti, chef del ristorante Delle Antiche Contrade e giovane promessa della cucina italiana, si è aggiudicato il secondo gradino del podio per il trofeo "The Best Young Chef of The Year", nell'ambito della S.Pellegrino Cooking Cup, recentemente svoltasi a Venezia. Il primo posto è andato al sudafricano Henrico Grobbelaar. Un "battesimo dell'acqua" ed un importante trampolino di lancio per un giovane talento deciso ad affermarsi nel mondo del fine dining internazionale. La regata ha visto sfidarsi al timone e in cucina gli equipaggi rappresentanti i mercati internazionali di S.Pellegrino. Taglienti, unico chef italiano nella categoria, si è battuto ai fornelli contro nove giovani colleghi internazionali provenienti da Australia, Belgio, Emirati Arabi Uniti, Germania, Gran Bretagna, Russia, Sud Africa, Singapore e Svizzera. Gli equipaggi sono stati messi a dura prova dal meteo sfavorevole. Tutt'altro che semplice anche il compito degli chef, in particolare di coloro non abituati a lavorare sottocoperta o che all'ultimo sono stati costretti a modificare la ricetta inizialmente proposta non riuscendo a trovare alcune materie prime al mercato di Rialto.
Se n'è reso conto proprio Luigi Taglienti che per il suo sandwich al pomodoro candito, melanzana alle spezie, burrata e ciliegie ha dovuto "reinventare" la ricetta utilizzando sgombri al posto delle triglie. Ulteriore prova dell'estro creativo del promettente chef di origini savonesi. «E' stata un'esperienza straordinaria, sia perché ci siamo provati in una situazione nuova, cucinare nella cambusa di una barca da regata, sia perché si è creato un interessante confronto fra colleghi di molti paesi. Da queste esperienze si esce sempre arricchiti» ha affermato Taglienti.
Al termine della regata i piatti elaborati dagli chef nelle cambuse di bordo sono stati presentati alla giuria, composta da professionisti del settore come Massimo Bottura, Giovanni D'Amato dello stellato "Il Rigoletto" di Reggiolo (Re), Andreas Larsson, miglior sommelier del mondo nel 2007. I giurati, riuniti a bordo di "Timoteo", il burchio di proprietà di Ottavio Missoni, hanno assaggiato e valutato le creazioni in base a quattro criteri fondamentali: gusto, difficoltà di preparazione, corretto abbinamento con vino e acqua e presentazione, per la classifica finale che abbina la migliore performance velica all'abilità ai fornelli esibita da cuochi professionisti o semplici appassionati. Il trofeo assoluto S.Pellegrino Cooking Cup è stato assegnato ad un'italiana: la chef professionista Paola Budel sulla barca Città di Grisolera.

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