Prato, capitale europea del tessile d'eccellenza, guarda al futuro e rilancia il suo ruolo, manifatturiero e insieme culturale e turistico, con una mostra-evento in programma al Museo del Tessuto dal 19 settembre 2009 al 10 gennaio 2010, dedicata agli affascinanti intrecci tra l'arte tessile, la moda e la grande pittura, nelle relazioni e nell'incontro tra due mondi e due culture: quella Occidentale e nello specifico italiana e toscana con le sue eccelse manifatture, i suoi costumi e la sua arte, e quella del Vicino Oriente - della Moscovia - con i suoi riti sfarzosi, le sue mode, i beni pregiati. Oltre 130 opere per un percorso tra sete preziose e dipinti dei grandi Maestri del tempo - come Tiziano Vecellio, Domenico Parodi, Justus Suttermans, Paris Bordon - tra tesori tessili del Cremlino e paramenti italiani, realizzati spesso su disegno di sommi artisti, tra oreficerie e abiti della corte degli Zar, mai esposti prima in Italia e un tempo simbolo di prestigio e di gloria. I commerci, le relazioni, gli aneddoti messi in luce grazie a questo progetto espositivo internazionale, elaborato insieme dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato e dal Museo Statale Ermitage con la coproduzione, per la parte scientifica, della Fondazione Ermitage Italia, del Polo Museale Fiorentino e dell'Opificio delle Pietre Dure e la collaborazione del Museo del Cremlino e del Museo Statale Russo, si traducono in un affresco carico di suggestioni. Per la realizzazione di questo evento unico, organizzato da Villaggio Globale International con catalogo Skira, si sono unite insieme tutte le diverse istituzioni territoriali e le forze economiche - Regione Toscana, Provincia di Prato e Comune di Prato, Camera di Commercio e Agenzia per il Turismo di Prato, Soprintendenza per il PSAE per le Province di Firenze, Pistoia e Prato e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, con il sostegno di Cariprato e Consiag - consapevoli del messaggio che la cittą intende dare con questa mostra e con il complesso delle iniziative espositive che, nello stesso periodo, animeranno tutta la rete museale e l'offerta culturale pratese - dal Museo dell'Opera del Duomo e dalla Cappella Maggiore con gli affreschi del Lippi fino alla Galleria di Palazzo Alberti e all'Archivio di Stato Datini - connesse proprio al tema del tessile, genius loci secolare, o alla vocazione al contemporaneo valorizzata dal Pecci: Prato guarda al futuro. Attraverso un corpus espositivo eccezionale, selezionato dal comitato di curatela della mostra - Cristina Acidini, Irina Artemieva, Marco Ciatti, Daniela Degl'Innocenti, Tatiana Lekhovich e Roberta Orsi Landini - l'arte tessile e la moda nelle relazioni tra Italia e Russia, dal XIV al XVIII secolo, e i loro legami con le arti figurative saranno dunque ripercorsi negli spazi dell'Ex Cimatoria Campolmi, affascinante complesso industriale ottocentesco all'interno delle mura cittadine, simbolo della vicenda produttiva tessile di Prato e ora sede del Museo del Tessuto, di cui verrą inaugurata con la mostra una nuova ala. Alle circa ottanta opere che arrivano dai principali musei russi - dal Museo Statale Ermitage ma anche dal Museo del Cremlino e dal Museo Statale Russo - si affiancano, infatti, i prestiti di prestigiose istituzioni italiane come la Galleria Palatina, il Museo degli Uffizi, il Museo Stibbert e il Museo del Bargello di Firenze, il Palazzo del Principe di Genova, i Musei Civici di Venezia. Info: www.lostiledellozar.it
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