Fiesta Tas Corts: la festa nei cortili
Pubblicato il: 20/07/2009

AgendaEventi: Ravascletto (Ud) > 23 agosto 2009


La Fiesta Tas Corts o Festa nei cortili (come si può tradurre dal friulano la sua denominazione) di Ravascletto è tra le feste più autentiche e originali della Carnia. Domenica 23 agosto regina della festa è la gastronomia, grazie all'infaticabile disponibilità delle donne del paese che aprono per l'occasione le loro case ed offrono ai visitatori antichi piatti e specialità della cucina carnica, realizzate recuperando le vecchie ricette di famiglia. I piatti che le donne preparano per l'occasione sono quelli che ciascuna di loro ha imparato a cucinare dalla madre e dalla nonna e quindi, pur essendo simili come base, variano da casa a casa e presentano mille sapori diversi, frutto dei piccoli segreti che ogni cuoca conserva gelosamente.
Il piatto più noto, ed anche il più ricco di varianti, sono senza dubbio i cjarsòns, una sorta di agnolotti con ripieno dolce a base di ricotta, conditi con burro fuso e ricotta. Come i gnòcs e le agnes, i cjarsòns erano un tempo dei piatti speciali, che venivano preparati solamente in occasione dei grandi giorni di festa. Ma a Ravascletto vengono preparate per la festa anche pietanze più semplici, quelle che un tempo erano il desinare quotidiano della gente della montagna carnica. A partire dalla polenta, che da queste parti si usa accompagnare con il frico, una sorta di frittata fatta con il formaggio delle malghe carniche, tagliato a piccole fette e sciolto lentamente in piccole padelle (ma le varianti sono molte, dal frico croccante a quello morbido con patate, cipolle, mele). Ci sono poi mèsta e busa (polenta tenera, condita con burro fuso, con salsiccia e ricotta), il mignestròn (con le sue infinite varianti di verdure), le cartufles e radic (patate e radicchio, conditi con lardo)… Piatti semplici, ma estremamente saporiti, che seguono l'andamento delle stagioni.
IL SOGGIORNO. La Fiesta Tas Corts è un'occasione unica anche per riscoprire, l'antico borgo di Ravascletto, apprezzarne le austere architetture, visitare le abitazioni private solitamente chiuse al pubblico e ritrovarvi oggetti della cultura tradizionale carnica, ancor oggi, come un tempo, utilizzati fra le mura domestiche. Il pacchetto week end messo a punto in occasione dell'evento prevede, oltre alle degustazioni negli stand della manifestazione, un'entrata al Presepe di Teno di Sutrio, opera che riproduce in miniatura gli usi ed i costumi tradizionali del paese eseguita nel corso di ben 30 anni di lavoro dal maestro artigiano Gaudenzio Straulino (1905-1988) e un'entrata alla Farie di Checo di Cercivento, opificio di remotissima erezione i cui meccanismi vengono azionati dalla forza dell'acqua che scorre nella roggia esterna addossata all'edificio. Prezzo a partire da 130 euro a persona.
Info:
www.carnia.it

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