Cheese 2009, le mille anime del formaggio
Pubblicato il: 20/07/2009

AgendaEventi: Bra (Cn) > 18/21 settembre 2009


Torna Cheese - Le forme del latte, evento biennale in programma a Bra dal 18 al 21 settembre, organizzato da Slow Food e Città di Bra e giunto alla 7° edizione. La manifestazione internazionale è ormai un punto di riferimento per gli artigiani della filiera lattiero-casearia mondiale e per un pubblico di appassionati grazie alla sua capacità di far conoscere "le mille anime del formaggio", dagli animali da latte fino al prodotto finito. Nella sua storia ultradecennale Cheese ha cambiato la percezione del mondo caseario da parte dei consumatori, accendendo i riflettori sulla variegata produzione artigianale: un settore ricco di opportunità ma anche di problematiche e contraddizioni. Si continua nel 2009, quando la città di Bra, per quattro giorni, si trasforma in un grande laboratorio di idee, dibattiti, degustazioni, attività didattiche e mercato.
Una delle battaglie vinte di Cheese è quella che ha riabilitato il latte crudo nella percezione dei consumatori, affermandolo come elemento imprescindibile di radicamento territoriale e di qualità organolettica nei formaggi. L'impegno continua per far capire che il latte non è una commodity sempre uguale, ma che esistono tanti "latti" diversi, a seconda delle razze animali, di come vengono alimentate, dell'ambiente in cui vivono, dei ritmi produttivi a cui sono sottoposte: presupposti importanti che influiscono sulla qualità finale, di cui il consumatore può diventare protagonista con le sue scelte.
Di notevole attualità sono le problematiche legate alla presenza di ogm nei mangimi. Non tutti sanno che attualmente il 90% degli organismi geneticamente modificati importati in Europa è destinato proprio ai mangimi. Vale a dire che ogni anno entrano nella nostra catena alimentare 20 milioni di tonnellate di ogm, senza che il consumatore ne sia informato né possa scegliere.
Anche i metodi di allevamento vanno capiti per la loro importanza nei confronti del risultato finale, in particolare l'alpeggio, la pastorizia nei parchi e la transumanza. Quella del pastore è una figura che sta rischiando di scomparire. L'abbandono del pascolo ha ripercussioni negative per l'ambiente e l'economia montana con il conseguente degrado territoriale; viene così a mancare un prodotto dalle spiccate qualità organolettiche, non replicabili dall'industria zootecnica.
Info:
www.cheese.slowfood.it

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