"Padova tra misteri, miti e leggende" è la proposta ideata da Turismo Padova Terme Euganee e curata da Immaginarte, Assoguide Veneto e Guide Padova, che prevede tre itinerari, alla scoperta dell'aspetto più enigmatico e misterioso del territorio padovano e dei luoghi più leggendari. I castelli, le città murate, i romitori isolati tra le colline, i siti naturalistici e le ricchezze monumentali patavine potranno essere scoperti da una prospettiva tutta nuova. C'è il Tour dei Castelli e il Tour per luoghi misteriosi fino all'affascinante percorso dedicato a "Padova Misteriosa". Vi parliamo ora del Tour. TOUR DEI CASTELLI. Ormai è noto, gli spiriti prediligono soggiornare in suggestivi castelli e severe roccaforti medievali. Nella provincia di Padova sono diversi i castelli da visitare. La leggenda vuole che l'imponente Castello di Monselice, ai piedi del colle della Rocca, sia abitato da due fantasmi: quello di Avalla e quello di Jacopino da Carrara. La prima, una donna di bassa statura e dalla carnagione bianchissima, venne uccisa nel castello per mano del marito Azzo d'Este a causa del suo travolgente amore per un trovatore (o secondo altre versioni fu amante di Ezzelino da Romano). Jacopino (reggente della città, morto in cella nel castello di Monselice dopo 12 anni di ingiusto isolamento) si presenta come un uomo smilzo, dai capelli grigi e spettinati, che trascina i suoi passi incerti aiutandosi con un bastone. Anche la sua amante Giuditta fu imprigionata e morì nel castello di fame e di sete. Il castello ebbe pietà dei due amanti e non fece mai trovare alle guardie i loro resti. Quando di notte il vento sibila e soffia forte, il fantasma di Jacopino erra per il castello. Oltre ai fantasmi, l'antico maniero perfettamente conservato possiede una ricca collezione d'armi, la cucina romanica, le opere d'arte collezionate nel Novecento dall'allora proprietario conte Cini. Nel Castello del Catajo a Battaglia Terme, splendida residenza-fortezza fatta erigere da Pio Enea I degli Obizzi (inventore di un'arma da guerra che ancora oggi porta il suo nome, l'obice) pare che vaghi cercando pace lo spettro di Lucrezia Dondi, moglie di Pio Enea II degli Obizzi, assassinata nella sua camera da letto durante la notte del 15 novembre 1654, dopo aver respinto per l'ennesima volta le avances del suo pretendente. Si racconta che si aggiri inquieta per le stanze dell'ultimo piano, mostrandosi spesso alle finestre vestita con un abito azzurro. Il Catajo merita comunque una visita per gli affreschi dei G.B Zelotti che decorano la parte nobile e per il piacevole circondario dei Colli Euganee. Un'altra leggenda porta al Castello di S. Zeno a Montagnana. Qui si narra che, all'arrivo delle truppe della Serenissima Repubblica di Venezia nel 1405, Tommaso da Montagnana, che era Podestà cittadino per conto di Francesco Novello da Carrara, rifiutò di seguire il suo popolo nella dedizione alla Dominante e preferì restare fedele al suo signore fino all'ultimo, asserragliandosi con pochi fedelissimi all'interno della Rocca degli Alberi, fortezza inespugnabile voluta da Francesco il Vecchio Da Carrara nel XIV secolo. Riuscì a resistere per alcuni giorni, fino a che il castello fu occupato e Tommaso, caduto vittima di una rivolta popolare, fu giustiziato. Il suo fantasma ancora infesta le sale del castello di San Zeno, accendendo e spegnendo luci fatue nelle antiche stanze e soprattutto lungo le scale dell'antico Mastio voluto nel 1242 dal tiranno Ezzelino III da Romano. Nel Castello di Valbona siamo in presenza di una triste storia di amore contrastato. In quello che oggi è uno dei castelli più suggestivi dei Colli Euganei che all'interno ospita un ristorante tipico, si aggira ancora la giovane figlia di Germano Ghibelli, morta di disperazione per non aver potuto sposare l'uomo che amava. Per prenotare le visite guidate ai luoghi dei miti e delle leggende: Immaginarte tel. 049.8719255. Info: www.turismopadova.it
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