Lingue e tradizioni locali lombarde, approvata legge di tutela Pubblicato il: 27/10/2008 |
> Italia – Lombardia |
Dialetti e lingue locali, tradizioni, saperi e conoscenze che le comunità locali riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale, della loro storia e della loro identità: sono l'oggetto della prima legge regionale in Italia che promuove la "valorizzazione del patrimonio culturale immateriale", approvata oggi dal Consiglio della Lombardia. Grande soddisfazione da parte dell'assessore alle Culture, Identità e Autonomie, Massimo Zanello, secondo il quale questa legge pone senz'altro la Lombardia ai vertici mondiali nelle politiche culturali. «Per la prima volta in Italia, e forse nel mondo, ci si pone quale obiettivo concreto la valorizzazione di un aspetto importantissimo della cultura, cioè i beni immateriali - commenta Zanello -. Fino ad ora le istituzioni avevano valorizzato solo i beni culturali materiali, ma la cultura non è fatta solo di monumenti e opere d'arte. Da oggi in poi la Regione Lombardia potrà sostenere in maniera concreta realtà antiche della nostra regione, e mi riferisco soprattutto ai dialetti e alle lingue locali, che saranno l'oggetto di una prima azione di catalogazione. Ma penso anche ad antiche manifestazioni popolari come sagre e carnevali, tradizioni musicali, o ancora al sapere legato alla fabbricazione dei violini a Cremona». Per il 2009 è già previsto un investimento di un milione e mezzo di euro. La legge approvata fa riferimento a quanto previsto dallo Statuto e dalla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ratificata nel 2007 recependo la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza dell'Unesco). La Regione provvederà direttamente, attraverso l'Aess (Archivio di Etnografia e Storia sociale) o in concorso con altri soggetti pubblici e privati, a promuovere l'individuazione degli elementi del patrimonio culturale immateriale con particolare riguardo a tradizioni ed espressioni orali, toponomastica, musica e arti dello spettacolo di tradizione, consuetudini sociali, eventi rituali e festivi, pratiche e credenze relative al ciclo dell'anno e della vita, alla natura e all'universo, e così via. La conoscenza del patrimonio culturale immateriale verrà promossa anche attraverso l'acquisizione di fondi documentari, lo studio e la ricerca sul campo e la realizzazione di una rete di collegamenti con soggetti pubblici e privati. (fonte: Lombardia Notizie) |
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