‘Un fiume di emozioni’: così si presenta la Strada dei Vini del Piave Pubblicato il: 14/01/2008 |
> Italia – Veneto |
Con l'headline 'Un fiume di emozioni' la Strada dei Vini del
Piave si presenta al vasto pubblico dell'enoturismo sempre più interessato a
scoprire un territorio attraverso i suoi gusti e i suoi valori. Il tema della
comunicazione della Strada nata dal Consorzio di Tutela Vini del Piave Doc un
anno fa (con il riconoscimento della Regione Veneto), s'incentra dunque sulle
capacità evocative del vasto percorso di oltre 150 chilometri che si snoda a
destra e a sinistra del Piave, da Roncade a Portobuffolè, da Conegliano a Motta
di Livenza. Un territorio a ridosso della grande Venezia, famoso per le morbide colline da cui nascono i grandi vini di Conegliano e Valdobbiadene e che, con il giusto orgoglio e una 'strutturazione' turistica in costante perfezionamento, vuole sempre più esibire i suoi paesaggi, costituiti da ampi orizzonti agricoli e preziose strutture storiche e architettoniche come le grandi ville costruite dai nobili della Serenissima, le umili e preziose pievi, i sontuosi castelli… Un'area, insomma, che non rappresenta solamente i ricordi della Grande Guerra, ma un complesso e affascinante sistema culturale profondamente segnato da una cura millenaria e appassionata del suo paesaggio. La nuova Strada dei Vini del Piave è nata come percorso organizzato per valorizzare il territorio della Doc Piave e i suoi vini, intesi non solo come tali, ma come frutto di una felice combinazione di terreni, tradizioni, competenze, passioni e idee che solo una bottiglia di vino può riuscire a contenere e a raccontare. Magari sposandosi con i numerosi prodotti tipici di una terra straordinaria, che offre non solo una solida tradizione gastronomica, ma anche prodotti preziosi come il celebre radicchio rosso e gli asparagi bianchi, il pesce di fiume, una solida tradizione d'insaccati "de casada" (artigianali, fatti in casa). La strada dei Vini del Piave si sforza di toccare la maggior parte, e sono davvero tante, delle località, delle aziende produttrici e della ristorazione degna di nota di questo angolo di Veneto. Tre le aree su cui puntare. La prima vede protagonisti i vigneti che appartennero alla Serenissima Repubblica di Venezia: si snoda, sia a sinistra sia a destra del Piave in un percorso che inizia dall'elegante Oderzo, da sempre punto nevralgico di questo territorio, e dai suoi particolari equilibri stilistici tra antiche vestigia (I sec. a.C.) e moderne valorizzazioni, e che conduce fino a Roncade attraverso una serie di tranquille cittadine ed antichi borghi. La seconda, che da Roncade arriva a Cimadolmo (patria dell'Asparago bianco Dop), è ancora disseminata di belle dimore patrizie veneziane, numerose delle quali oggi sono sede di rinomate aziende vitivinicole: definita la zona dei "vigneti dei Dogi" abbraccia a grandi linee la parte centrale della provincia di Treviso e gode di un panorama cui fa da sfondo a nord la dorsale delle Prealpi, mentre a destra scorre il Piave con i suoi greti sassosi. La terza parte è quella che da Cimadolmo riporta a Oderzo e si estende nel comprensorio del Raboso Piave, l'unico vitigno autoctono trevigiano a bacca nera che dopo anni d'oblio a causa del suo carattere troppo deciso, ha trovato nuove interpretazioni, e conseguenti grandi successi, grazie ai vignaioli locali, che hanno saputo piegare il carattere un po' 'ruvido' delle sue uve, e dare vita a vini sempre più apprezzati e ricercati. Anche in questa zona non mancano le ville, ma quello che più colpisce è l'atmosfera di questa "sinistra Piave", con le sue tradizioni antiche, gli scorci che lasciano intravedere il fiume, le chiesette isolate che nascondono preziosi affreschi e le cittadine gioiello come Portobuffolè.
Info: Strada dei Vini del Piave (presso Consorzio Tutela Vini del Piave Doc) Tel. 0422.591277 |
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