Medicina: alla scoperta dell’Universo al Centro Visite dell’Istituto di Radioastronomia Pubblicato il: 04/02/2008 |
> Italia - Emilia Romagna – provincia di Bologna |
A circa 30 chilometri da Bologna, percorrendo la Statale che
dal capoluogo Emiliano porta a Ravenna, immerso in una fertile pianura
coltivata, un piccolo comune si fregia già da anni del titolo di "Città di
Scienza". Si tratta del Comune di Medicina, che annovera tra i propri Cittadini
Onorari nomi del calibro di Margherita Hack, Stelio Montebugnoli, Italia Biagi,
Rita Levi Montalcini e, dallo scorso 26 gennaio, Umberto Guidoni. All'interno
di questa piccola cittadina, nella frazione di Fiorentina di Villafontana,
sorge una delle stazioni di Radioastronomia più importanti sia a livello
nazionale sia internazionale. E proprio allo scopo di far conoscere al grande
pubblico l'importanza di questa struttura, il 15 ottobre 2005 è stato aperto, a
poca distanza dai radiotelescopi, il Centro Visite dell'Istituto di
Radioastronomia, dedicato al Professor Marcello Ceccarelli, il padre della
radioastronomia italiana. Il Centro Visite è situato all'interno di un edificio costruito nei primi anni del '900 per ospitare un magazzino del riso e recentemente ristrutturato. Scopo principale di questa struttura è quello di costituire una porta d'ingresso all'installazione scientifica per il grande pubblico interessato a conoscere la radioastronomia e i metodi della ricerca scientifica. Al Centro Visite "M. Ceccarelli" infatti, attraverso un percorso di esperienze interattive e multimediali e attività ed esperimenti rivolti ad adulti e bambini, è possibile capire che cosa comporta lo studio delle onde radio e quali sono le tecniche usate dai radioastronomi per capire il cielo. Il Centro dispone di una sala multimediale con 98 posti, dotata di un impianto audio/video con 3 schermi per proiettare presentazioni e filmati. La sala adiacente ospita invece una mostra permanente corredata da postazioni multimediali, esperienze interattive e apparati scientifici provenienti dai Radiotelescopi; una collezione di attrezzature storiche dei radiotelescopi mostrano l'avanzamento della tecnologia dalla nascita della radio astronomia, negli anni '30 del secolo scorso, fino ad oggi. Completano l'allestimento alcune apparecchiature dimostrative poste all'esterno della struttura. Il Centro è aperto inoltre per le visite di scolaresche il mercoledì e il venerdì dalle 9,30 alle 12,30 e per il pubblico domenica dalle 15 alle 19. Ogni domenica alle 15 è possibile seguire la visita guidata, senza bisogno di prenotazione. Per gruppi di almeno 15 persone è possibile effettuare visite guidate anche il sabato pomeriggio, su prenotazione. Il biglietto di ingresso ha il costo di 3 euro. Gratuito per i bambini fino ai 6 anni. La visita ha una durata complessiva di circa due ore e comprende una presentazione introduttiva (tenuta da un astronomo), una panoramica delle esperienze interattive nell'esposizione permanente del Centro, nonché la visita guidata ai radiotelescopi. La stazione Radioastronomica di Medicina, che permette di studiare come è nato l'Universo, come si è sviluppato e qual è il suo destino, è gestito dall'IRA (Istituto di Radioastronomia), nato nel 1970 dal preesistente laboratorio universitario, con lo scopo di sviluppare tematiche inerenti all'astrofisica delle radiosorgenti. L'Istituto di Radioastronomia, dal gennaio del 2005, è una sezione dell'INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), di cui fanno parte tutte le strutture per la ricerca astronomica presenti in Italia.
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