Omaggio a Giacomo Manzł al MIDeC, Museo Internazionale Design Ceramico, di Cerro di Laveno Mombello (inaugurazione sabato 17 luglio ore 18, la mostra proseguirą fino al 26 settembre). Un Manzł poco conosciuto: verranno esposti 30 disegni di erbe e fiori realizzati dal grande scultore bergamasco quando, nel 1944 ospite dell'industriale tessile Carlo De Angeli Frua nella sua villa di Laveno sul lago Maggiore, esercitņ la sua vena creativa. «Si tratta -spiega la dott.ssa Cristina Rodeschini, curatrice con la dott.ssa Zanella della mostra- di una commissione che viene affidata all'artista dalla famiglia Frua. A coinvolgere lo scultore dovette essere Carlo Frua De Angeli, imprenditore dagli spiccati interessi artistici, maturati nel corso degli anni Trenta quando l'industria lombarda prendeva parte attiva, con le proprie produzioni, alla Triennale, crocevia di studio, sperimentazione e proposizione di modelli formali e di soluzioni tecniche. L'apparentamento dei Frua con i De Angeli, originari di Laveno Mombello, porta la famiglia a disporre della bella villa acquistata a fine Ottocento da Ernesto De Angeli nella localitą del lago Maggiore, localitą rinomata per l'ambiente naturale e nota per la produzione ceramica».
Č probabile che durante gli anni di guerra, con tutto il carico di incertezza che la situazione storica determinava, Laveno divenisse per Carlo Frua De Angeli un approdo sicuro. Nella primavera del 1944 a Manzł toccava dunque di condividere per qualche tempo questo ritiro, confortato dalla presenza sulle sponde del lago di altri bergamaschi come i Tadini, amici da sempre, che a Lesa avevano una residenza familiare. In queste circostanze ed in questo scenario prende forma una delle opere pił segrete della vita artistica di Manzł, resa pubblica solo nel 1985, quando 30 disegni con studi di erbe e fiori vengono pubblicati per la prima volta. Colpiscono le poche parole con le quali Manzł introduce la serie botanica a oltre quarant'anni dalla sua realizzazione: "In questa bella edizione anch'io mi presento con la stessa umiltą che mi hanno trasmesso queste erbe e questi fiori che feci nel 1944. Questi disegni sono stati fatti direttamente sulla carta assorbente per abituarmi veloce ed immediato, ed anche per reazione a quegli orridi anni di guerra e di morte".
L'erbario di Laveno, del quale č ora possibile ricostruire la cornice culturale e l'ambiente naturale, č il risultato di una attenta osservazione dal vero. Manzł analizza la caratteristica di ciascun vegetale sia essa la flessuositą o la rigiditą, la trasparenza o la compattezza, l'effetto vellutato del fogliame o la sua struttura delicata. Di grande abilitą poi l'utilizzo della penna su un supporto sensibile come la carta assorbente, in grado di consentire risultati di suadente tattilitą a condizione che il tratto sia guidato da una mano rapida, sicura.
In mostra al MIDeC, oltre ai 30 disegni, si potrą vedere l'erbario essiccato realizzato grazie alla collaborazione dell'Orto Botanico "Lorenzo Rota" di Bergamo, corrispondente alla serie disegnata dall'artista. Quasi tutte le specie vegetali ritratte sono state riconosciute e, salvo poche eccezioni, crescono ancora nel parco della villa appartenuta ai De Angeli Frua, ora sede del Comune di Laveno.
La mostra rimarrą aperta tutta l'estate sino al 26 settembre 2010. Un catalogo ragionato, con testi di approfondimento e immagini delle opere, accompagnerą la mostra, cosģ come una collezione di cartoline fatte realizzare appositamente dalla GAMEC di Bergamo per la prima esposizione della collezione nel 2004 (nel febbraio del 2004 la collezione č stata acquisita dalla Fondazione Credito Bergamasco che ha deciso di depositarli in comodato gratuito alla GAMEC di Bergamo per consentirne la fruizione da parte di tutti gli appassionati di Manzł). Si potranno anche ammirate alcune sculture realizzate dall'artista in quell'importante periodo storico e gentilmente prestate da collezionisti privati.
Info: www.midec.org
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