Tutela, identità del prodotto e legame con il territorio Pubblicato il: 19/07/2010 |
Fatti&Personaggi: Città dell'Olio |
Città dell'Olio a convegno, per i lavori dell'Assemblea Nazionale dell'Associazione che si è tenuta dal 9 all'11 luglio ad Andria. Ad aprire i lavori, il Presidente Enrico Lupi, che ha ringraziato il Sindaco di Andria Nicola Giorgino, che è intervenuto riconoscendo il valore dell'attività dell'Associazione e l'importanza della collaborazione tra le 'Città dell'Olio' e lo stesso Comune di Andria. «Due giorni intensi, durante i quali abbiamo potuto fare il punto sulle nostre iniziative - ha affermato il presidente dell'Associazione, Enrico Lupi - a partire dal Sirena d'Oro e proseguendo con Bimboil e Olio Capital. Per la prossima stagione è in arrivo una novità ovvero "GirOlio d'Italia", che partirà a metà ottobre dalla Sicilia. Il "Girolio", si pone come obiettivo quello di coinvolgere le regioni italiane olivetate, in un'unica vetrina nazionale delle piccole e grandi manifestazioni organizzate per promuovere l'olio di qualità e i territori di produzione». Durante il Coordinamento Regionale è stato eletto come Coordinatore l'assessore allo Sviluppo Economico e Marketing Territoriale del Comune di Andria, Benedetto Miscioscia che è entrato di diritto nel Consiglio Direttivo Nazionale, affiancato dai vice coordinatori regionali Giuseppe Piconese, Sindaco di Uggiano La Chiesa (Lecce) e Generoso Perna, Sindaco del Comune di San Paolo di Civitate (Foggia). «Andria con circa 17mila ettari di olivi della cultivar "Coratina" e oltre 7mila olivicoltori - ha spiegato il coordinatore della Puglia Benedetto Miscioscia - rappresenta una realtà produttiva importante nel panorama nazionale ed internazionale. Una distesa infinita di olivi dalla murgia di Castel del Monte fino al mare che identificano la nostra città come il territorio più olivetato d'Italia se non d'Europa». «Per rilanciare la nostra economia comunale - ha continuato Miscioscia - dobbiamo partire dai numeri riportati dal quotidiano"Sole24 ore" secondo i quali cinque Regioni centro-settendrionali producono il 6% di olio di oliva nostrano e confezionano in bottiglia il 72,2% dell'olio extravergine di oliva italiano. Mentre tre regioni meridionali (Puglia, Basilicata e Sicilia) che producono il 73,8% dell'olio di oliva ne confezionano soltanto il 14,2%. La Puglia in particolare produce il 44,2% delle olive italiane, trasforma nei suoi frantoi il 40% della produzione olivicola nazionale, ma finisce per imbottigliare appena il 10% dell'olio che finisce sul mercato. Una seria politica promozionale, unita ad una seria politica consortile dei produttori potrebbe ripercuotersi positivamente sulle condizioni economiche e sociali di una comunità che oggi, come nel nostro caso, è in sofferenza». A margine delle sessioni, il Comune di Andria ha organizzato momenti di degustazione di prodotti tipici, unitamente a un itinerario alla scoperta delle meraviglie di Andria e dintorni.
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