L'Indonesia è un'immensa corona di isole vulcaniche (ben 13.677 di cui solo 6mila abitate) sparpagliate in un ampio tratto di mare tra l'oceano Indiano ad occidente e l'oceano Pacifico ad oriente, e tra i paesi del Sudest asiatico a nord e l'Australia a sud. Un arcipelago, il maggiore del pianeta, lungo 5 mila km. Giava, l'isola più fertile, ne concentra da sola oltre la metà. Giacarta, la capitale, con 12 milioni di abitanti è la maggior metropoli del Sudest asiatico. Annovera ben 360 differenti gruppi etnici che parlano più di 250 tra lingue e dialetti diversi. Si tratta anche della più intensa area vulcanica del mondo, soggetta a terra e in mare ad una fortissima attività tettonica e sismica: dei suoi 400 vulcani oltre un centinaio sono attivi. Il territorio si presenta in gran parte montuoso, con cime superiori anche ai 5mila m, ricoperte da foreste equatoriali e tropicali (sono indonesiane il 10% delle risorse forestali della terra e vi vivono un terzo delle piante e degli animali esistenti al mondo).
E' impensabile visitare una nazione tanto vasta e composita con un solo viaggio. Meglio piuttosto limitarsi ad una porzione, puntando ad esempio alle poco note piccole isole della Sonda, l'arcipelago di sud-est ad oriente di Giava e Bali, uno dei più affascinanti e interessanti angoli del Paese, ricco di habitat tropicali e di foreste pluviali, affacciato su un mare incredibile e con enormi valenze etnografiche, naturalistiche e paesaggistiche; e anche la zona più secca del Paese. Un possibile itinerario parte dall'esplorazione di Flores, isola montuosa dai panorami mozzafiato disseminata da foreste e vulcani, le cui acque sono considerate tra le più ricche di vita del pianeta. L'interno si presenta cosparso di risaie terrazzate sulle pendici dei vulcani e di villaggi tradizionali abitati da popolazioni melanesiane e animiste, assai legate ai loro antichi stili di vita e specializzate nell'arte millenaria della tessitura dei preziosi ikat. Conviene salire quanto meno sul vulcano Keli Mutu per ammirare nel cratere i suoi tre laghi dai diversi colori.
Da Flores bisogna proseguire in barca per raggiungere le isole di Rinca, Komodo e varie isolette coralline minori, veri paradisi tropicali delizia di bagni, snorkeling ed immersioni, per visitare il Parco nazionale di Komodo, protetto dall'Unesco come Patrimonio dell'Umanità, e il Parco marino di Pulau Tujubelas. Il primo, ricco di cavalli bradi, cervi, bufali d'acqua, cinghiali, scimmie e tanti uccelli, è stato creato per proteggere il varano gigante, o drago di Komodo, il maggior rettile terrestre e una delle più antiche specie viventi, in quanto discendente dai dinosauri. Questo sornione lucertolone lungo tre metri, che nel primo anno di vita abita sugli alberi, è un carnivoro dalla straordinaria voracità, capace di divorare cervi, maiali e capre, ma anche bufali, cavalli e uomini. Venne scoperto soltanto nel 1912 da una spedizione scientifica, incuriosita dalle narrazioni di marinai che parlavano di un mostro mangiatore di uomini; oggi ne sopravvivono soltanto 4mila esemplari.
Il Parco marino di Pulau Tujubelas protegge una manciata di incantevoli isole coralline, abitate da un'enorme varietà di specie marine a cominciare da balene, delfini e tartarughe. In aereo si passa quindi a Sumba, una delle isole più tradizionaliste dove la popolazione pratica ancora attivamente il marapu, il culto animista degli antenati con tutte le relative cerimonie, gli stregoni e gli innumerevoli tabù. I villaggi nella foresta sono fortificati, a riprova dello spirito bellicoso, con tombe megalitiche e l'albero a cui venivano appese le teste dei nemici uccisi. Le donne girano a petto nudo e con i denti limati e gli uomini non si separano mai dai loro machete. Un mondo a sé per cultura e tradizioni, dove miti e realtà si mischiano. In compenso qui si producano i migliori ikat indonesiani, tessuti con telai primitivi e colorati con essenze naturali, i cui disegni riflettono i credi animisti della popolazione e sono dei veri amuleti portatori di poteri magici. Le enormi spiagge deserte, protette da barriera corallina, fronteggiano un incantevole mare turchese.
IL VIAGGIO. L'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi", nel proprio catalogo "Deserti", propone in Indonesia un percorso di 17 giorni incentrato sulla visita delle isole della Sonda di Sumba, Flores, Rinca e Komodo, queste ultime due raggiunte con una crociera di 6 giorni a bordo di un confortevole veliero di 25 m con sei cabine. Partenze con voli di linea Lufthansa da Milano e Roma 1 e 17 agosto e 5 settembre 2010, guida italiana residente in Indonesia, quote da 3.740 euro con pensione completa nei migliori alberghi esistenti. In Indonesia Viaggi Levi propone anche un itinerario di 19 giorni dedicato alla scoperta di Giava, Bali e Sulawesi, nonché una spedizione di interesse etnografico di 20 giorni nella misconosciuta West Papua - Irian Jaya.
Info: www.deserti-viaggilevi.it
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