Buono e contraffatto. Da difendere dall’agropirateria
Pubblicato il: 16/07/2010

Fatti&personaggi: Aceto Balsamico


L'Aceto Balsamico, prezioso complemento di piatti raffinati che in pochi anni è uscito dai confini dell'Emilia Romagna per conquistare i palati di tutto il mondo, è nella top ten dei nostri prodotti più imitati e contraffatti. Si trova infatti al terzo posto, dopo il Parmigiano Reggiano e il Pecorino romano, e prima della Mortadella di Bologna, del Prosciutto di Parma, del Gorgonzola, della Bresaola della Valtellina e dell'Asiago. Un fenomeno preoccupante, questo della contraffazione delle nostre tante tipicità, oltretutto protette anche a livello comunitario dai marchi Dop o Igp, che sottrae all'agroalimentare italiano oltre 60 miliardi di euro l'anno.

Sulla necessità di tutelare i produttori che fanno della qualità i punti forti della propria offerta si è espresso anche il ministro Giancarlo Galan al convegno organizzato a Roma dai presidenti dei tre Consorzi di Tutela: dell'Aceto Balsamico tradizionale di Modena e di Reggio Emilia, entrambi prodotti Dop, e di quello dell'Aceto Balsamico di Modena Igp, per la prima volta uniti per difendere le loro eccellenze dall'agropirateria. I numeri dell'Aceto Balsamico, prodotto d'eccellenza particolarmente vocato all'export, non sono grandi: ne vengono prodotti meno 100 milioni di litri confezionati in micro-bottiglie, ma bisogna considerare che  viene consumato in piccolissime quantità, quasi a gocce.

Commercializzato in gran parte dalla grande distribuzione, viene apprezzato anche attraverso il canale della ristorazione. Il prezzo dipende da qualità, invecchiamento e confezionamento e varia da 3 a 60 euro al litro per l'Aceto Balsamico di Modena, mentre il Balsamico Tradizionale, prodotto di nicchia e frutto anche di decenni di invecchiamento, può costare tra 500 e 1.500 euro al litro. Tra i relatori al convegno romano anche Leo Bertozzi, direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, il prodotto made in Italy più imitato e contraffatto nei cinque continenti, che ha raccontato le lotte intraprese negli anni con successo contro i produttori di improbabili simil-prodotti dai nomi fantasiosi come Parmesan o Parmetta.

Soddisfatti di questo primo congresso unitario sull'Aceto Balsamico i presidenti dei tre consorzi che hanno sollecitato il ministero delle Politiche Agricole a delineare precise linee guida entro i cui confini muoversi sia a livello di vigilanza sia per agire legalmente con una adeguata forza difensiva. 

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