I ristoratori di Faenza e del comprensorio, per il settimo anno consecutivo, propongono l'iniziativa "Ceramica in Tavola" che, con costante successo, accompagna le estati di chi ama la cultura artigianale ceramica della città sinonimo in tutto il mondo di maiolica e la tradizione enogastronomia del territorio. Degusti, l'Associazione ristoratori del comprensorio faentino (nutrito gruppo di imprenditori della ristorazione da tempo impegnati nella valorizzazione del patrimonio enogastronomico di qualità e dell'offerta turistica) stringe cosìun sodalizio tra ceramica artistica e gastronomica. Due forme d'arte diverse che in questa occasione si rafforzano e si completano, grazie anche alla fantasia degli chef che ispirandosi allo stile "Occhio di penna di Pavone o Pavona" (esempio eccelso della ceramica del tipo "gotico" quattrocentesco, sobrio e calibrato, databile intorno alla fine del XV secolo, che può ritenersi una delle testimonianze precoci più significative di uno stile che a Faenza si sviluppò nel secolo successivo con grande fasto), tema ceramico scelto per la VII edizione di Ceramica in Tavola, hanno ideato pietanze inedite, rendendo omaggio a questo stile e al periodo storico in cui è nato.
Fino al 30 settembre, consumando nei ristoranti aderenti le proposte gastronomiche ideate per l'occasione, si potrà ricevere in omaggio uno Scudone Manfredo in terracotta. Con quattro Scudoni diversi, che attestano la visita e la degustazione in quattro differenti ristoranti, si potrà ritirare il piatto in stile Occhio di penna di Pavone o Pavona, riprodotto da ceramisti faentini e un biglietto omaggio per l'ingresso gratuito al Museo Internazionale delle Ceramiche. Lo Scudone Manfredo, inoltre, consegnato alla biglietteria del Mic dà diritto ad uno sconto del 50% sul prezzo d'ingresso al museo.
I ristoranti (e i piatti). A Faenza: "Felix" (pizza Penna di Pavone), "In&Out" (gnocchi di pane del Bartolomeo Scappi), "La Madia" (Ombelico di Venere con rapa rossa e battuto di cortile), "Manuëli" (faraona alla diavola con pepe nero e peperoni), "Marianaza" (fettine di vitello al lardo con erbe di campo), "Osteria del Mercato" (spiedo fritto di gamberi e cacio, riso all'uva di Smirne e zafferano con torta alle ceree), "San Biagio Vecchio" (ali di razza avvolte nel guanciale con purè di fave, piselli e fagiolini alla maggiorana), "Syrenè" (zinzarelli con gamberi, orata, zafferano, paprika dolce ed erba cipollina), "Zingarò" (torta di ceci). A Brisighella: "La Casetta" (cappelletti di carciofo Moretto con ragù di Mora in salsa di squacquerone). A Riolo Terme: "I Pini" (Quaglia Regina, piatto unico a base di quaglia). A Castel Bolognese: "La Casa dei Servi" (stinco di maialino da latte alla birra ambrata di Valsenio con borragine e millefoglie di verdure).
"Ceramica in Tavola" fa parte del calendario di iniziative "Le stagioni della gastronomia faentina", ideato dalla Società di Area Terre di Faenza e realizzato in collaborazione con le associazioni di categoria Ascom e Confesercenti e con l'associazione di ristoratori Degusti. Giunto al suo quarto anno, il calendario mette a sistema e promuove tre importanti iniziative ("Il Piatto Verde", "Ceramica in Tavola", "AutOut") che coinvolgono ristoranti e aziende agrituristiche del comprensorio e che ha come filo conduttore la gastronomia di qualità e la cucina strettamente legata ai prodotti locali e alle tradizioni del territorio. "Ceramica in Tavola" è supportata anche da Cna, Confartigianato e Camera di Commercio, ha il patrocinio del Comune di Faenza e la collaborazione del Museo Internazionale delle Ceramiche.
Info: www.degusti.it
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