Itinerario tra manieri “infestati” (1)
Pubblicato il: 19/01/2009

Italia – Emilia Romagna - Ducato di Parma e Piacenza


Castelli incantati che spesso nascondono tra torri e camminamenti più di un segreto di sangue… I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza mostrano il loro volto più inquietante se si riesce a leggere oltre il loro magnifico aspetto e si scava nelle vicende storiche che li hanno attraversati. Duelli, lotte di potere, contrasti di famiglia e intense storie d'amore hanno intriso le mura dei castelli di passione e di mistero. Ancora oggi qualcuno dei protagonisti di quelle storie non trova la pace e continua a vagare… Ad esempio un tale Giuseppe, di professione cuoco, che dopo essere stato pugnalato e poi strangolato da mano ignota, venne calato nel pozzo della Rocca di Rivalta, dove il suo corpo fu in seguito ritrovato. Ancora oggi, dicono, il suo spirito si aggira per i corridoi del castello e spesso capita di udire battute ritmiche, che ricordano il pestare di bistecche. Le luci si spengono, mentre gli elettrodomestici improvvisamente si attivano senza corrente… Donna Cenerina, ovvero Cassandra Marinoni, sposa del marchese Diofebo II Meli Lupi, morì assassinata dal cognato Giulio Anguissola nel 1573 insieme alla sorella Lucrezia. Un delitto atroce che restò impunito, e forse proprio per questo il fantasma di Cenerina prese ad aggirarsi nelle sale della Rocca di Soragna rivelandosi però solo in prossimità di episodi sgradevoli che il destino riserva ai signori del castello…
Arrivata per la prima volta a Montechiarugolo nel 1593, la fata Bema propose a Ranuccio I, in visita ai conti Torelli, di lasciarle leggere la propria mano. Ranuccio però, che aveva un vero terrore per tutto ciò che riguardava l'occulto, ordinò immediatamente l'arresto della ragazza e la sua reclusione nel carcere della Rocchetta, dando inizio a una serie di fughe e peregrinazioni della poveretta per sfuggire alla persecuzione del Duca. Bema finì comunque la sua vita a Montechiarugolo, amata e ben voluta dalla gente del borgo, tanto che oggi è ricordata come un gentile fantasma, che appare alle giovani donne alla vigilia delle nozze per istruirle sulla loro nuova vita.
Al Castello di Paderna invece il mistero avvolge la piccola Chiesa di Santa Maria: costruita prima dell'anno Mille, con pianta a croce greca, sembra essere un perfetto cubo costruito sul multiplo del numero 3. Inoltre al centro di essa è stato misurato un potente campo magnetico naturale. E non è tutto: tra le vetuste mura del Castello, infatti, vagherebbe ancora l'ombra del "Confalonieri", che trasportato a Paderna dal Castello di Turro vi trovò morte violenta (la leggenda racconta che le sue urla si udivano "ad un tiro di balestra…").
Info:
Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza
Tel. 0521.829055
www.castellidelducato.it

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