Ad attirare il turista colto e curioso a Cuba sono i monumenti, la storia e l'arte celati nelle sue stupende città coloniali, primi avamposti per la scoperta e la conquista europea del continente americano. Per secoli i porti cubani hanno costituito un punto obbligato di attracco per i galeoni spagnoli nel loro frenetico andirivieni tra la madrepatria ed i possedimenti nel nuovo mondo. E ora le massicce fortezze di epoca rinascimentale, le tipiche case-negozio settecentesche, le chiese e i conventi con archi polilobati tipici del barocco cubano, i palazzi e le ville della borghesia criolla ottocentesca, l'eclettismo e il modernismo esterofilo del Novecento fino alla severa, ma funzionale architettura della rivoluzione socialista raccontano la storia di questa isola. Ubicata al centro del golfo del Caribe all'altezza del Tropico del Cancro, questa lingua di terra lunga 1.200 km da ovest ad est e larga in media 100, si presenta con 3.500 km di litorale circondata da una marea di isole, isolette e scogli spesso disabitati e di origine corallina (si parla di oltre 4.200), la maggiore delle quali è la famosa isla de la Juventud. La costa settentrionale offre spiagge incredibili, mentre a sud precipita in una fossa oceanica profonda oltre 7.000 m.
L'interno, per lo più pianeggiante, offre fertili pianure oggi coltivate, ma fino al secolo scorso era ricoperto da fitte foreste tropicali. I rilievi montuosi, le Sierre, sono isolati, spesso carsici e non raggiungono i 2.000 m. Sono parecchie le località da non perdere per scoprire la storia e l'arte delle antiche città coloniali, a cominciare da L'Avana, la più bella e sontuosa città dei Caraibi con il miglior patrimonio di architettura coloniale spagnola in America, prediletta dal turismo per la sua intensa vita mondana, fondata nel 1515 e capitale dal 1899; il nucleo storico, alle spalle del porto, presenta imponenti fortezze ed edifici barocchi del Sei/Settecento in corso di restauro. Cinfuegos era un antico covo di pirati trasformata in città nel 1819 dai coloni francesi fuggiti da Haiti: tutti i monumenti principali, compreso il teatro dove cantò Caruso, gravitano attorno alla piazza e al parco centrale. Trinidad, prima città coloniale ad essere restaurata, si presenta come un gioiello barocco con parecchie influenze andaluse come strade lastricate, patios fioriti, fontane e balconcini in ferro battuto. Camaguey, fondata nel 1514, è il capoluogo delle coltivazioni di canna da zucchero e dell'allevamento di bestiame, un po' il Far West cubano. All'estremità orientale si trova invece Santiago, prima capitale e seconda città dell'isola, la più caraibica di tutte, famosa per il suo indemoniato carnevale estivo e perché qui iniziò la rivoluzione castrista. Infine l'isolata Baracoa, prima capitale costruita nel 1511 sui resti dell'insediamento originale di Colombo, formata da imponenti fortezze per difendersi dagli attacchi dei corsari e da edifici in legno dall'originale architettura coloniale-caribegna. Importante precisare che tutte queste località, salvo l'ultima, sono protette dall'Unesco per la loro importanza culturale come patrimonio dell'umanità.
IL VIAGGIO. L'operatore milanese "Adenium - Soluzioni di viaggio" propone dal 27 novembre al 7 dicembre un viaggio di 11 giorni dedicato alla storia e all'arte delle città coloniali di Cuba. Partenze con voli di linea da Milano e Roma, pernottamenti in hotel a 3, 4 e 5 stelle con pensione completa (meno alcuni pasti), accompagnatore dall'Italia, assicurazione, quote da 2.400 euro in doppia.
Info: www.adeniumtravel.it
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