L'Etiopia, Paese straordinario per i grandi tesori storici e archeologici che custodisce. Una delle nazioni africane più attraenti e interessanti per l'estrema varietà geografica e di habitat, e per le testimonianze storiche di un remoto e glorioso passato, trattandosi dell'unica ad offrire un susseguirsi di civiltà per ben 5 mila anni documentate da eloquenti resti archeologici e da fonti letterarie. Senza considerare che gli antropologi la considerano la culla dell'umanità per i rinvenimenti di strumenti litici e di resti umani vecchi di diversi milioni di anni. Non a caso vanta ben otto siti storici e naturalistici riconosciuti dall'Unesco come patrimonio dell'umanità.
Il breve, ma altamente suggestivo itinerario lungo la Rotta Storica tocca un po' tutti gli aspetti peculiari del paese, ambientale, paesaggistico, umano, storico e religioso. Inizia a 2.400 m di quota nella caotica e multietnica capitale Addis Abeba, il nuovo fiore creata nel 1887 dal negus Menelik II al centro dell'acrocoro e nel punto di incontro di importanti vie di comunicazione, e si sviluppa ad anello tra le impervie montagne a settentrione. Nella capitale da non perdere il variegato mercato, tra i maggiori del continente, la cattedrale di San Giorgio con vetrate policrome, il Museo etnografico con raccolte artigianali e storiche nell'ex residenza dell'ultimo imperatore Hailè Selassiè, e il Museo nazionale contenente lo scheletro di Lucy, la nostra più lontana progenitrice vecchia di 2,6 milioni di anni. Prima tappa il suggestivo monastero duecentesco di Debre Libanos, incassato su una gola sull'orlo di un abisso, uno dei luoghi più sacri del Paese che in passato è arrivato ad ospitare fino a 4mila religiosi. Si raggiunge quindi il lago Tana, un mare interno ricco di uccelli e di vegetazione e ancora solcato da barche di papiro come millenni or sono, disseminato di decine di isolette 20 delle quali ospitano chiese e monasteri (a partire dal 1100) tra i più pregevoli e ricchi di tesori d'arte. Dalle sue cascate finali si origina il Nilo Azzurro, il maggior fiume africano, che concluderà la sua corsa, dopo 5.223 km, nel Mediterraneo. Segue quindi Gondar, graziosa cittadina coloniale e capitale per oltre due secoli, dove visitare il recinto imperiale, un'area di 70mila mq racchiusa da mura disseminata di castelli merlati, palazzi turriti, chiese, biblioteche, bagni turchi, piscine e giardini, un misto di architettura peculiare con influenze indiane, portoghesi, moresche e axumite, ma anche massima espressione della cultura durante il Rinascimento etiope. Ultima tappa e clou del viaggio la sperduta Lalibela, sede di uno dei maggiori complessi storico-religiosi del mondo cristiano e protetto dall'Unesco come patrimonio dell'umanità, una Petra africana e il luogo più santo del Paese, meta continua di pellegrinaggi. Si tratta di un insieme di 11 monumentali chiese scavate nella roccia rossa vulcanica a partire dal 1100 da re Lalibela per coronare il sogno di costruire in terra d'Africa una nuova Gerusalemme, attestanti un'eccezionale abilità edilizia. Particolarmente suggestivi e affollati i riti religiosi dell'Epifania e della Pasqua.
IL VIAGGIO. L'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi" propone un tour soft di 9 giorni lungo la Rotta Storica etiope. Partenze mensili di gruppo con voli di linea da Milano e Roma da ottobre ad aprile 2011, pernottamenti nei migliori hotel esistenti con pensione completa, guida locale di lingua italiana o accompagnatore dall'Italia, quote da 2.230 euro.
Info: www.deserti-viaggilevi.it
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