“La memoria perduta di Milano” a cura di Stella Casiraghi
Pubblicato il: 18/10/2010

Fatti&Personaggi: Skira


In un celebre articolo uscito nel 1953 sul Corriere della Sera Indo Montanelli deplorava che Milano avesse perduto il suo prestigio, rinunciando al ruolo di capitale morale che storicamente aveva rivestito. Negli anni Sessanta poi, mentre Milano dava forse il meglio di quella sua cultura insieme pragmatica e intellettuale che l'aveva fatta grande, illustri osservatori gli facevano eco, avvertendo il rischio che il patrimonio culturale e civile della città andasse disperso, se non opportunamente governato. Attraverso un'antologia di scritti (edizioni Skira) Stella Casiraghi si domanda se sia possibile spostare il baricentro della memoria dalle nostalgie alla forza delle idee. Lo fa attraverso le parole di scrittori, giornalisti e pensatori esemplari come Eugenio Montale, Leo Longanesi, Walter Tobagi e molti altri, per riflettere su quale sia oggi il ruolo di Milano e capire se abbia ancora senso parlare di un suo primato civile.

Stella Casiraghi è docente per la Laurea specialistica in Gestione delle Arti e dello Spettacolo presso l'Università degli Studi di Bergamo. Ha lavorato a lungo al Piccolo Teatro e si è occupata a Milano di organizzazione e promozione della cultura attraverso mostre e pubblicazioni. E' curatrice dell'edizione critica degli inediti del regista Giorgio Strehler. Numerosi i libri pubblicati tra cui Lettere sul Teatro (2000); Memorie Goldoniane (2005) con cui ha vinto il Premio Città di Capalbio; Nessuno è incolpevole, scritti civili e politici (2007); Non chiamatemi Maestro (2008, Skira); Inviato speciale, cronache della Milano in bianco e nero di Roberto De Monticelli (2009).

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