La dinastia dei Lussemburgo cosparse letteralmente il proprio regno di castelli e manieri. Come quello di Krivoklat (Boemia occidentale), uno dei più antichi del Paese. Carlo IV vi trascorse parte dell'infanzia e poi tornò a soggiornarvi anche in seguito, con la prima moglie Bianca di Valois. Fu sempre qui che venne al mondo il loro primo bambino: la principessa Margherita. La leggenda narra che la piccola vide la luce all'interno della torretta nella parte meridionale del castello. Si dice anche che Carlo, per compiacere la moglie, usasse far catturare usignoli per rinchiuderli in gabbiette e liberarli infine sotto le finestre di Bianca.
Tra i castelli più belli di Cechia c'è Karlstejn (Boemia centrale), un gioiello per i gioielli. Fu voluto da Carlo IV appositamente per custodire i gioielli per la cerimonia di incoronazione. Tra i "gioielli" del castello la cappella di Santa Croce, dove è possibile ammirare una collezione unica di 20 dipinti su legno, la più grande galleria di ritratti di sovrani boemi di tutta la Repubblica Ceca.
Strekov (Boemia settentrionale) è invece un maniero abbarbicato alla roccia che veglia dall'alto sull'Elba. La sua storia comincia proprio quando Giovanni di Lussemburgo volle un bastione per le sentinelle che dovevano garantire la sicurezza della navigazione sul fiume. I fondi per avviare la costruzione però mancavano, quindi Giovanni concesse in feudo lo sperone di roccia e i terreni limitrofi a un ricco borghese di Praga, tale Pesek di Veitmile, a condizione che questi sulla roccia erigesse un castello a proprie spese. Il re poi glielo avrebbe regalato con tanto di diritti d'eredità.
Tra i castelli fondati da Carlo IV vanno ricordati anche Kasperk, tra le alture della Selva Boema, Radyne, nella Regione di Pilsen, e Hradek, ridotto ormai in affascinanti rovine, vicino a Hluboka nella Boemia meridionale.
All'ombra di re Carlo. Un qualsiasi itinerario sulle orme dei Lussemburgo vedrà inevitabilmente protagonista Carlo IV e i suoi luoghi prediletti, ma non può ignorare gli altri membri del casato che lasciarono tutti a loro modo il segno. Tra questi anche Giovanni Enrico di Lussemburgo, fratello minore di Carlo che gli affidò la Moravia nel 1349. Il margravio moravo soggiornò al castello di Spilberk oggi sede del Museo di Brno, capoluogo della Moravia. Dell'aspetto di allora il maniero conserva ben poco perché subì in seguito una sostanziale ristrutturazione in stile barocco. Da visitare anche la chiesa di San Tommaso e il monastero degli Agostiniani, fondato proprio da Giovanni Enrico. Le sue vicende sono legate anche al castello di Veveri, nella Moravia meridionale. Tenuta di caccia, veniva utilizzata da Giovanni Enrico per trattative e incontri di una certa importanza che richiedessero tranquillità. Proprio sotto di lui e per suo volere, il castello fu ampliato fino alle dimensioni attuali. In Moravia settentrionale, invece, Giovanni Enrico fondò una città intera: Stramberk, oggi celebre per "dolci questioni" ovvero per le "orecchie di Stramberk", prelibatezze di panforte dalla ricetta antica.
Info: www.turismoceco.it
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