Per 18 giorni a febbraio la città di Puno, sulle rive del lago Titicaca, si trasforma in un coloratissimo palcoscenico all'aperto di manifestazioni, balli, danze, musiche, abiti tradizionali e ritmi contagiosi, organizzate in onore della Virgen de la Candelaria, sua Santa patrona. Per le strade della città è un susseguirsi di processioni, cortei mascherati, gruppi di ballo e bande di musicisti che intrattengono abitanti e turisti con danze autoctone dai ritmi contagiosi. È la festa della Virgen de la Candelaria, una delle più popolari e importanti del Perù, ricca di simbolismi e manifestazioni artistiche proprie delle culture che vivono nell'altipiano andino, durante la quale uomini, donne, anziani, giovani e bambini si riuniscono per rendere omaggio alla Vergine, in una variopinta processione per le strade della Capitale del Folclore d'America.
La protettrice e patrona di Puno viene venerata con danze caratteristiche dalle prime ore del mattino fino a sera, da quelle autoctone o native, che inscenano il lavoro agreste delle popolazioni andine, accompagnate da canti armoniosi in onore della Pachamama, alle danze meticcie, dagli abiti dorati e argentati, con ricami e pietre multicolore, che raffigurano il lavoro e la vita dei creoli e degli ispanici della regione. Fra questi gruppi di ballerini, in base alla bravura, alla bellezza dei costumi e alla resistenza fisica, viene poi premiato il gruppo migliore.
Il culmine della festa in onore della Virgen de la Candelaria è il Cacharpari, che annuncia l'inizio del Carnevale, momento altrettanto atteso da tutti gli abitanti, durante il quale i giovani si cimentano nelle danze tipiche mentre, dopo una prima esibizione in teatro, l'ultimo venerdì della settimana che celebra il Carnevale, gruppi di ragazzi si riversano nelle strade ballando fino all'alba, per riprendere le danze la sera del sabato.
Puno. Rinomata per la varietà ed il colorito folclore, senza dubbio il più ricco e affascinante di questa parte del continente, Puno, splendida città barocca, cattura e ammalia per lo strano magnetismo che emana dalle sue montagne, dal lago che sembra un oceano ad alta quota e dalla gente, discendente di antiche e nobili culture come l'aymara, la quechua e gli uros, che dominarono l'altopiano andino. Numerosi i resti archeologici conservati nella zona ma ciò che affascina maggiormente i turisti è lo spettacolo naturale del Titicaca, il lago navigabile più alto del mondo, un gigante d'acqua posto nel cuore delle Ande che fu culla della millenaria cultura Tiahuanaco e dell'Impero Inca.
Info: www.peru.info/it
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