«Una terra variegata e dalle mille sfaccettature, tutte costituite da grandi ricchezze, ricevute in dono da una natura generosa e da una lunga storia di attività umane, che sa oggi trasformarsi in futuro». Con queste parole Franco Manzato, vice Presidente e assessore alle Politiche dell'Agricoltura e del Turismo della Regione del Veneto, cerca di spiegare l'"essenza" di una regione che coniuga bellezze ambientali straordinarie e soluzioni turistiche d'avanguardia, spiagge vaste, laghi e montagne tra i più affascinanti e famosi d'Europa, tradizioni artigianali illustri ed esempi brillanti di talento imprenditoriale, cibi e vini di altissima qualità e tesori d'arte unici al mondo.
Alla Bit 2009 di Milano, da poco conclusasi, la Regione ha proposto una sintesi di tutto questo, dell'intero "sistema Veneto" presentato e rappresentato dai Consorzi di promozione turistica, dalle Province e dalla città di Venezia, che propone di sé un'immagine nuova, riflesso delle numerose iniziative in corso per rendere più duttile a tutti l'accesso e la visita di un luogo che appartiene, per molte ragioni, al mondo intero.
«Accanto agli operatori e agli enti, abbiamo poi desiderato quest'anno dare voce e visibilità -ha affermato ancora Manzato- a una serie di "forze trasversali" del Veneto, che percorrono tutte le sue città e le sue terre: la cultura, innanzi tutto, rappresentata dal genio immenso di Palladio e Giorgione, ma anche dalle 4.200 ville sparse nella Regione, da musica e danza contemporanee, da teatri di palcoscenico e di strada, che rinnovano ogni giorno quella tradizione di spettacolo che è parte integrante della vita veneta e occasione di interesse o di allegria per chi ci viene a trovare. Sono anche espressioni di cultura il turismo religioso e i misteri e le leggende del Veneto, due ambiti in parte inesplorati, ricchi di suggestioni e fascino, che la Giunta regionale e io personalmente intendiamo oggi riscoprire e valorizzare».
«Mi preme -ha aggiunto infine Manzato- in particolare evidenziare il legame solido e fertile tra il turismo da un lato e, dall'altro, l'agricoltura e i suoi prodotti migliori, materia prima del nostro talento enogastronomico. Tra questi due mondi si può creare un circolo virtuoso potente, che genera non solo economie positive, ma rafforzamento delle loro immagini rispettive e, soprattutto, piacere dell'accoglienza e gusto di vivere per i nostri ospiti. Per questo l'identificazione e il potenziamento di uno scambio sempre più ricco tra agricoltura e turismo è uno degli obiettivi della Regione, che stiamo traducendo in una serie di iniziative concrete e innovative. Anche questo è un modo importante di promuovere la nostra terra, i suoi saperi antichi e nuovi, i suoi luoghi, la sua gente».
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