Il Falò di S. Antonio, il Carnevale e la Ruzzola del formaggio
Pubblicato il: 17/01/2011

AgendaEventi: Pontelandolfo (Bn) > Dal 17 gennaio all’8 marzo 2011


La festività di Sant'Antonio Abate coincide con l'inizio del periodo del Carnevale. E a Pontelandolfo, suggestivo borgo dell'Alto Sannio, in provincia di Benevento, si attende l'arrivo di questa data che dà anche il via alle tante sfide dell'antico e tradizionale gioco della "Ruzzola del formaggio". In tutti i giorni del periodo carnevalesco, che quest'anno terminerà martedì 8 marzo (Martedì Grasso), la piazza centrale e le strade di questo si animano di tanti pontelandolfesi che tengono in vita una tradizione secolare. Il Comune e la Pro Loco di Pontelandolfo, in collaborazione con il Forum dei Giovani ed il locale gruppo folk 'Ri Ualanegli', ha predisposto un intenso cartellone di appuntamenti che animeranno tutti i week-end del periodo di Carnevale. Si parte lunedì 17 gennaio, con il tradizionale falò dedicato a Sant'Antonio Abate, intorno al quale si consumeranno piatti tipici della cucina carnevalesca. Tra le iniziative che saranno proposte nei fine settimana spiccano rappresentazioni teatrali, sfilate di sbandieratori, cene in maschera, serate musicali e soprattutto l'appuntamento invernale di "Storie di Uliveti & Pascoli". L'iniziativa, che nasce in collaborazione con Slow Food Alto Tammaro e Benevento e con la delegazione sannita dell'Associazione Italiana Sommelier, si prefigge l'obiettivo di promuovere l'ottimo olio extra vergine di oliva prodotto dalla cultivar ortice ed il saporito formaggio pecorino locale.

"Ruzzola del formaggio".
Il torneo della Ruzzola consiste in prove di abilità e forza nel lanciare una forma di formaggio lungo le strade. Si tratta di un gioco con origini antichissime. Secondo alcuni questa pratica risale al 1300, quando in queste zone s'insediarono, fuggendo dalle pestilenze, intere popolazioni provenienti dalla Ciociaria al seguito di monaci benedettini. Altri vogliono che la ruzzola sia un ricordo della festa romana dedicata ad Ercole. C'è poi anche una versione prettamente pontelandolfese, che racconta di un barone e del suo bracciante, Pasquale, che per dirimere una controversia legata ad una scommessa, iniziarono il gioco: grazie all'abilità dei contendenti quella partita non è mai finita. Il gioco consiste nel lancio di una forma di cacio (se ne utilizzeranno numerosissime nel corso di queste giornate) con uno spago, chiamato "zagaglia", arrotolato tanto da girarvi tre volte intorno. Vince chi arriva al traguardo con il numero minore di lanci, con un percorso che prevede andata e ritorno. La posta in palio è il formaggio stesso. A Pontelandolfo questa tradizione, anche se antichissima, si è ripresa nel 1861 e da allora non è stata mai più abbandonata. Ed ancora oggi i pontelandolfesi attendono con impazienza l'arrivo del periodo di Carnevale per dare vita a pomeriggi di sano spirito sportivo: all'ombra della torre medioevale e lungo il viale principale del paese si sfidano in lunghe gare, lanciando e rincorrendo queste grandi pezze di formaggio.

Info:
www.pontelandolfonews.com

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