Arte Fiera Off: Irriverenza_Innocenza_Indecenza, la pop art di Keith Haring Pubblicato il: 24/01/2011 |
AgendaEventi: Bologna > 29 gennaio 2011 |
Correva l'anno 1984 quando alcuni giovani artisti newyorchesi sbarcarono a Bologna, invitati dalla critica Francesca Alinovi per la grande mostra sull'arte americana "Arte di frontiera, New York Graffiti". Portarono uno stile nuovo: erano l'espressione di un'arte in mutamento che dalla strada stava entrando prepotentemente nelle gallerie. Keith Haring, Jean Michel Basquiat, Futura 2000, Lee Quinones, Rammellzee: questi i nomi di alcune tra le più importanti icone di quella pop art che da lì a poco avrebbe segnato un'epoca e sconvolto le regole dell'arte. Nel capoluogo emiliano il gruppo fece la conoscenza della "bottega d'arte" di Marco Zanardi, alias Orea Malià che, nel suo salone da hairdesigner concepito come una galleria, usava il suo tocco per creare acconciature perfette, ma anche con i colori dell'arcobaleno, ciuffi, caschi, creste, spingendosi ai confini dello stile per infrangere i codici e interpretare il gusto trasgressivo dell'epoca. Il suo locale di via Ugo Bassi 15, diventato un ritrovo di creativi, era frequentato da artisti come Andrea Pazienza, Pier Vittorio Tondelli e il giovane Maurizio Cattelan, che a Bologna muoveva i suoi primi passi. |
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