Alpe di Siusi: vino, caffé, speck, pane, erbe…
Pubblicato il: 24/01/2011

Italia - Trentino Alto Adige - Provincia di Bolzano


Un assaggio delle prelibatezze dell'Alpe di Siusi? Magari si potrebbe partire da "Sensorium". Un appuntamento al buio (e non è solo un modo di dire) con il vino, una degustazione guidata da esperti sommelier mentre si è avvolti dall'oscurità, ciò consente a tutti i sensi di cogliere appieno il prelibato nettare che si produce in Alto Adige. Tra le bottiglie hanno senza dubbio un posto di primo piano quelle prodotte al maso Gumphof di Fiè allo Sciliar.

E poi c'è Valentin Hofer, mastro torrefattore di Fiè allo Sciliar e primo "sommelier" altoatesino del caffè. Nella sua piccola e raffinata torrefazione si tiene il primo corso di prova per "sommelier del caffè" dell'Alto Adige e anche d'Italia. Il suo obiettivo dichiarato, nella patria del vino e della birra, è di "avvicinare le persone alla cultura del caffè". E il modo migliore è far conoscere la storia, la qualità, la provenienza e le diverse varietà dei preziosi chicchi di caffè, che Hofer seleziona da Africa, America Centrale e India secondo criteri rigidissimi, prediligendo le coltivazioni biologiche e il commercio equo e solidale.

La produzione dello speck altoatesino è una vera arte. L'affumicatura, che è la caratteristica principale, era un tempo un metodo di conservazione, insieme alla salatura, per le carni che non potevano essere consumate immediatamente nei masi. Porta avanti l'attività intrapresa dal nonno e dal padre il giovane Dieter Trocker, del maso Kaltenbrunnhof di Tisana vicino a Castelrotto, tra Kaminwurzen (salsicce affumicate) e speck. Il segreto? Oltre alla carne di primissima qualità il mix d'aromi che già negli anni 50 lo distingueva dagli altri. "Sale marino, pepe, spezie, bacche di ginepro e… beh qualche ingrediente della ricetta deve restare segreto!" Il maso è ora una azienda familiare dove si producono e vendono direttamente al pubblico prelibate cosce di speck, pancetta, carni di bovino affumicate, salamini, salsicce all'aglio, al peperoncino di daino e di cavallo.
Lo speck costituiva l'ingrediente principale di

Halbmittag e Marende sono, rispettivamente, gli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio. L'ingrediente principale era lo speck a cui si accompagnava il pane, che veniva tradizionalmente cotto nel forno a legna (che ogni maso aveva) all'incirca una volta al mese. Florian Rabanser, agricoltore del maso Plunhof di San Valentino e gestore di un hotel, ha seminato il tradizionale grano biologico di Demeter su uno dei suoi campi, ottenendo un raccolto eccezionale. Al momento del raccolto l'ha portato al Mulino Furscher di Siusi, azionato ancora al giorno d'oggi da una ruota idraulica, dove Toni Furscher l'ha macinato. Il panettiere Klaus Oberprantacher utilizza la farina così prodotta per creare un pane completamente naturale: farina integrale, latte, lievito, pura acqua di sorgente e salgemma. Il nome? Seiser Loabn, ovvero "pagnotta di Siusi". E l'intenzione è quella di affiancarsi all'altro pane tradizionale dell'Alpe di Siusi, l'ormai famosissimo Schüttelbrot, il pane croccante di segala.

Info:
www.alpedisiusi.info

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