All'HangarBicocca (via Chiese 2, Milano), opening il 2 febbraio 2011 per la seconda delle quattro mostre del progetto, di Chiara Bertola curato con Andrea Lissoni, "Terre vulnerabili - a growing exhibition" che crescono e si innestano mutando una nell'altra (il progetto prosegue fino ad aprile 2011). Titolo di questa seconda "puntata" contrassegnata dal tema della vulnerabilità è "Interrogare cio' che ha smesso per sempre di stupirci". Un progetto fortemente innovativo, sia nel suo farsi (gli artisti prescelti hanno partecipato a vari incontri a partire dal settembre 2009 condividendo il proprio lavoro, modificandolo o trasformandolo per accordarlo agli altri e realizzando opere significative e site specific o comunque ripensate per lo spazio di HangarBicocca) sia nella modalità di esposizione (quattro mostre che coprono un periodo di sette mesi, in quattro fasi come quelle lunari, gli altri quarti il 10 marzo e il 13 aprile) per un totale di 30 artisti internazionali ed altrettante opere che crescono negli spazi.
La seconda mostra vede la presenza di altri otto importanti artisti, di nuovo personalità molto diverse tra loro, con lavori differenti per dimensioni e materiali, alcuni di forte impatto emozionale, altri più concettuali; in tutti il concetto di vulnerabilità è declinato in modo personale. I loro lavori vanno ad aggiungersi a quelli degli artisti del primo quarto, seguendo l'idea di un terreno fertile che "germoglia", cresce nel tempo e modifica la visione di quanto esposto precedentemente. Orario: tutti i giorni dalle ore 11 alle 19, giovedì dalle 14.30 fino alle 22, lunedì chiuso. Ingresso: intero 8 euro, ridotto 6 euro.
Gli artisti. Il grande urbanista e architetto Yona Friedman con "Labirinto" (struttura leggera e dinamica in cartone ondulato, per ospitare i lavori di altri artisti); Carlos Garaicoa propone una istallazione molto forte sul tema dell'informazione; Bruna Esposito realizza una sorte di piccolo altare laico, dedicato alla paura della morte; I giovani artisti di Invernomuto (selezionati per il "Progetto Chiavi in mano" sostenuto da Fondazione Cariplo, per formare, produrre, divulgare e promuovere il lavoro degli esordienti) presentano una grotta in cera destinata a dissolversi nel tempo della mostra; Kimsooja fa emergere dal buio una serie di fotografie scattate su una spiaggia vicino alla centrale nucleare di Yeong Gwang, in Corea del Sud; Margherita Morgantin è presente con un video sull'installazione di strumenti di rilevazione della radiazione solare nel deserto della Namibia, per studiare il bilancio energetico del pianeta; Adele Prosdocimini ricama su tappeti di feltro le riflessioni emerse nei tanti incontri con gli altri artisti sul tema della vulnerabilità; Remo Salvadori costruisce una scultura di marmo bianco a forma di stella posizionata sulla soglia tra lo shed e le navate più grandi dell'Hangar; Nico Vascellari presenta uno spettacolo pirotecnico all'interno di un edificio distrutto durante la guerra, ripreso da una telecamera in movimento in mezzo alle esplosioni, con la voce di Tiberio De Poi che imita il suono delle esplosioni dei fuochi d'artificio alla festa del paese.
Info: www.hangarbicocca.it
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