Dal Festival della Vendemmia al pisco, la bevanda nazionale
Pubblicato il: 28/01/2011

Americhe - Perù


Vini, enoteche e cantine, anche questo è Perù. Basti sapere che i primi tralci di vite arrivarono in Perù nel 1564 con gli Spagnoli che si resero subito conto che il clima del Paese era l'ideale per la coltivazione della vite soprattutto nella zona di Ica e a Pisco, oggi regione viticola per eccellenza. E poi c'è la bevanda nazionale, il pisco, che insieme al vino stanno acquisendo interesse a livello turistico tanto che esistono itinerari alla scoperta delle aree di produzione dell'uva, che comprendono la visita alle botteghe vitivinicole nelle quali si producono i deliziosi pisco e vini di eccellente qualità con un processo ancora artigianale come il Torontel, il Perfecto Amor o il Pisco Limón.

Il Festival Internazionale della Vendemmia. Si svolge durante i primi giorni di marzo ed è un buon pretesto per visitare il dipartimento di Ica e scoprire le meraviglie di questa nobile terra del vino, del pisco e della cachina. Durante i giorni di festa in onore dell'uva, la città di Ica si anima e ovunque regna un'atmosfera di allegria e gioia, gruppi di giovani ballano e si realizzano concorsi di musica creola, lotta di galli e mostre di cavalli da passo. Le strade principali sono percorse da un corteo colorito, con carri allegorici e belle ragazze che gettano grappoli d'uva al pubblico entusiasta che applaude senza fermarsi.

Il pisco, bevanda nazionale.
Il pisco viene prodotto da circa 500 viticoltori presenti soprattutto nei dipartimenti di Lima, Ica, Arequipa e Moquegua. La tecnica di estrazione, raccolta dell'uva e il processo di fermentazione di questa bevanda viene tramandata da generazioni, mantenendo viva la tradizione: si lascia depositare il succo dell'uva nei vasi di fango per 14 giorni e quando il mosto comincia a fermentare, gli zuccheri dell'uva si trasformano in alcol. Il mosto viene trasferito in distillatori e, ad una temperatura elevata, avviene il processo di distillazione. Dopo un periodo di riposo di circa 4 mesi, la bevanda viene imbottigliata ed etichettata. Per il suo sapore si possono distinguere cinque tipi di Pisco: "Pisco Puro", pisco leggero derivato da varietà di viti non aromatiche come la Quebranta o la Mollar; "Aromatico", con un aroma squisito ottenuto da uve fragranti come il Moscateilo, l'uva Italia o la Albilia; "Acholado", liquore molto forte prodotto dalla miscela di differenti varietà di viti; "Mosto Verde" ottenuto dalla distillazione di mosti che non hanno completato il processo di fermentazione; "Aromatizzato", quando nel processo di distillazione si aggiungono frutti come limone, mango o fico così da ottenere un sapore fruttato e delicato.

La Ruta del Pisco. Si sviluppa lungo il litorale peruviano, da Cañete fino alla zona arenosa di Tacna, passando per Arequipa e le fertili valli di Moquegua, conducendo alla scoperta di antiche botteghe coloniali, tra le migliori riserve vitivinicole artigianali del Paese. Il circuito inizia ad Ica, regione con circa 300 produttori di pisco e oltre 100 botteghe. Spostandosi poco più a sud, si incontra Pisco, luogo che diede origine al nome del liquore. In questa calda città, oltre a visitare le botteghe più tradizionali del paese e conoscere un po' di storia sulla produzione della bevanda, si va alla scoperta di Paracas e delle isole Ballestas. Ad Arequipa si visiteranno la hacienda El Abuelo e le botteghe El Fundador, dove viene prodotto il pisco "Postigo" con denominazione di origine, e La Gamio. Si effettua anche una sosta alla bottega El Chañal, per ammirarne la splendida architettura, malgrado non sia più in funzione. Nella Valle di Moquegua si visitano le botteghe Biondi, Salas, Zapata e Villegas. Ogni anno, il primo sabato del mese di febbraio viene celebrata la Giornata del Pisco Sour. Il Pisco Sour è un cocktail a base di pisco, emblema del Perù, che si ottiene frullando il liquore con succo di lime, zucchero liquido, bianco d'uovo e ghiaccio tritato, guarnito poi con cannella e gocce di angostura. Si dice che questa bevanda venne ideata negli anni 20 da un'immigrante anglosassone, Víctor Morris.

Info:
www.peru.info/it/

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