Premio Nazionale Boscovivo edizione 2011
Pubblicato il: 28/01/2011

Fatti&Personaggi: Famiglia Landucci


La famiglia Landucci, titolare della Boscovivo (Badia al Pino, provincia di Arezzo), ripropone uno storico Premio celebrato nella prima edizione nel lontano 1993 durante il convegno "Chianina razza suprema" dedicato alla razza tipica della Valdichiana. «E' con orgoglio che presentiamo nella nostra città, la sera del 31 gennaio, il Premio Nazionale Boscovivo a cui siamo molto legati sia io sia mia moglie Franca -dichiara il Patron Alfredo Landucci-. Insieme abbiamo creato questa azienda nel 1982, oggi conosciuta per il forte attaccamento al territorio. Non potrebbe essere altrimenti, visto che ci occupiamo di tartufi, chianina, e prodotti lavorati e cucinati secondo le antiche ricette aretine, con rivisitazioni proprie della famiglia Landucci. Cultura, tradizione e ricerca ci hanno sempre distinti e con profonda convinzione esportiamo la Toscana Aretina negli Usa, in Canada, Germania, Russia, Inghilterra e in molti altri Paesi».

La filosofia con cui in famiglia abbiamo deciso di assegnare il Premio Nazionale Boscovivo è la stessa che ci accompagna nell'offerta dei nostri tartufi: forte selezione nella scelta, serietà nella proposta commerciale, garanzie di resa eccellente sia nel fresco che nel conservato -aggiunge Landucci-. La motivazione convita che ci ha guidati e oggi con me i miei figli Luca e Silvia è quello di preservare e tramandare alle nuove generazioni la cultura del vero e del buono che si può trovare nel ricco paniere gastronomico aretino. Anche così è possibile tenere alta l'immagine di questa provincia, che tutti ci invidiano».

Aretini eccellenti hanno ricevuto il Premio Nazionale Boscovivo: Enzo Boschi, Angelo Tondini, Pasquale Palma, Fossombroni, Armando Cherici. «Dopo un'attenta selezione all'interno della mia famiglia, riconosciamo ai personaggi che la sera del 31 gennaio riceveranno -conclude Landucci- il Premio Nazionale Boscovivo il pregio di contribuire attivamente a tenere alto il nome della nostra città, attraverso la più raffinata presentazione e selezione della gastronomia locale. Questi aretini furono scelti da me nel lontano '92 in occasione del primo convegno Boscovivo per interpretare piatti locali con i nostri prodotti. Allora giovani nella professione, oggi possono essere sicuramente annoverati tra i portabandiera di Arezzo nel mondo».

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