India: Holla Mohalla, festival sacro dei Sikh Pubblicato il: 31/01/2011 |
Di Tour in Tour: “I Viaggi di Maurizio Levi” > 15/24 marzo 2011 |
L'Holla Mohalla è la festa che si celebra per più giorni a metà marzo attorno al tempio in marmo bianco di Anandpur. Questo tempo è il luogo più sacro per i Sikh (Sikh vuol dire "Discepolo" sikhismo è una religione nata in India settentrionale nel XV secolo, basata sull'insegnamento di dieci Guru) dopo il celebre Tempio d'Oro di Amritsar, dove per 25 anni visse l'ultima guida spirituale, il Guru Gobind. Fu proprio qui che egli nel 1699 diede vita alla Kalsa, una confraternita di guerrieri mistici campioni e difensori anche con le armi della nuova religione, tuttora esistente. Da allora il festival di Holi, la festa dei colori che in tutta l'India si celebra con spargimento di acqua e di polveri colorate, ad Anandpur divenne la celebrazione marziale dei cavalieri della fede sikh, con canti, preghiere, pasti collettivi, ma anche con duelli rituali di personaggi in abiti blu dalle vivaci decorazioni color zafferano, incredibili turbanti adorni di anelli d'argento e affilate sciabole, rievocazioni di antiche battaglie in abiti d'epoca, sfilate di colonne militari dai pittoreschi costumi tra tamburi, insegne e garrire di bandiere al vento. La presenza ad Anandpur suggerisce la visita al vicino posto di confine indo-pakistano, con la suggestiva cerimonia di chiusura serale, allo stupefacente Tempio d'Oro di Amritsar, capolavoro dell'arte sikh, nonché alla città di Chandigarh, capitale del Punjab dopo il passaggio al Pakistan della storica Lahore, per ammirare il visionario progetto urbanistico razionalista dell'architetto svizzero-francese Le Corbusier, che la creò dal nulla nel 1950 per volere di Nerhu, e ai giardini moghul di Pinjore, luoghi di svago e di delizia degli imperatori musulmani nel XVII secolo, ricchi di padiglioni moreschi, fontane, fiori e alberi secolari. |
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