Lo Scheibenschlagen sul Tarscherbühl, un rito che dura da secoli per scacciare l'inverno ed accogliere la primavera, attira ogni anno in Val Venosta molti appassionati. La prima domenica di Quaresima la gente si raduna nei campi tra Resia e Vezzano per pregare, poi inizia lo spettacolo. Dischetti incandescenti vengono lanciati attraverso campi e prati e in direzione della valle per "lanciarsi dentro" la fortuna, più lontani volano i dischi, tanto maggiore sarà la fortuna del lanciatore; insieme al lancio di dischi vengono incendiati delle gigantesche croci di paglia e accesi dei falò.
La sfilata dell'Egetmann a Termeno è un'altra occasione di vivere il folklore altoatesino. Negli anni dispari, il Martedì Grasso (quest'anno l'8 marzo), nel paese sfila il corteo carnevalesco più antico e spettacolare dell'Alto Adige. Si tratta di una sorta di rappresentazione delle nozze del Signore dei Campi, l'Egetmannhansl, con una fanciulla del paese che come vuole la tradizione è però impersonata da un uomo. L'Egetmannhansl è rappresentato da un fantoccio vestito in giacca nera, cilindro e guanti bianchi, accompagnato dalla sposa e dal suo servo su di un calesse seguito da quello dei consiglieri. Il corteo è aperto da fracassoni e trombettieri, spazzini che fanno roteare le loro scope e frustatori che schioccano grandi fruste introducendo il corteo alla folla. Partecipano alla sfilata anche bizzarri e divertenti carri allegorici dei vari mestieri: lavandaie, pescatori, vichinghi, boscaioli, bottai, calzolai, panettieri, distillatori, ramaioli. C'è poi la figura del Selvaggio, "Wilde Mann", con una maschera di pelle di coniglio con due buchi per gli occhi accompagnato dal Cacciatore, "Jäger". Arrivati in piazza del municipio, il Cacciatore spara al Selvaggio per annunciare la fine dell'inverno e l'arrivo della primavera. Seguono poi i Wudele o Schnappvieh detti anche morsicatori: maschere dalle teste di drago-dinosauro con grandi bocche e denti aguzzi che cercano di spaventare e di mangiare la folla. La sfilata termina tra mille risate con il Mulino delle vecchie, che macina le vecchie e le trasforma in giovani e belle, e il carro delle vergini che arriva dopo, insieme alla Zenzi che non vuole diventare mai giovane.
Per meglio assaporare le tradizioni locali, per il soggiorno, si può scegliere un autentico maso altoatesino Gallo Rosso: spesso i contadini stessi accompagnano gli ospiti alle feste locali, celebrando insieme a loro gli usi e costumi tanto radicati in questa regione. Ad esempio, il maso Gallo Rosso Falatschhof in Val Venosta è un moderno esempio di maso di design: la sua forma architettonica esterna, minimale e in pietra, è in sintonia con la semplicità della natura che lo circonda. Le intere pareti di vetro consentono di ammirare il paesaggio come se ci si trovasse all'esterno. L'utilizzo di materiali autoctoni insieme all'offerta dei prodotti del maso rende questa struttura dal design contemporaneo, un maso a "chilometri zero", eco-compatibile e dallo spirito ecologico. A Termeno si può soggiornare invece al maso Gallo Rosso Weinberghof dove gli ospiti potranno contemporaneamente assaporare l'atmosfera della sfilata e dell'ottimo vino. Weinberghof infatti è un maso vinicolo, con attività vitivinicola propria e possibilità di degustazione dei vini in un tipico ambiente tradizionale e curato. Gli ospiti sono guidati dal viticoltore nei segreti della produzione, fatto questo che rende la degustazione ancora più coinvolgente, non solo dal punto di vista del palato, ma anche da quello culturale: conoscere i vitigni e le loro caratteristiche, capire come avviene la vendemmia e il processo della vinificazione, toccare le belle botti di legno delle antiche cantine è un'esperienza che arricchisce in tutti i sensi.
Info: www.gallorosso.it
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