Perché e quanto i servizi ancillari (fonti di guadagno complementari o extra core business, ad esempio offerta di posti preferenziali a bordo, accesso alla lounge, utilizzo del fast track, acquisto di bagagli, assicurazioni, noleggio auto, transfer) stanno diventando un business importante per le aziende? E, soprattutto, come formulare una strategia Ancillary corretta ed efficace? A queste e altre domande risponderanno i relatori invitati all'Ancillary Revenue Conference (uno degli appuntamenti dell'agenda TTG Lab, il programma di laboratori, workshop, seminari e forum per fare turismo) organizzata da TTG per gli operatori del turismo italiani lo scorso 1 febbraio a Milano.
«Il primo punto su cui occorre fare chiarezza -commenta Michael Smith, Managing Partner Airline Information, uno dei massimi esperti internazionali della materia- è cosa l'azienda ritenga possa essere un servizio ancillare e cosa invece non lo sia. Una volta stabilito questo, ciascuna attività deve valutare l'entità degli introiti potenzialmente generati dall'Ancillary, tenendo conto che andrà ad agire su un mercato estremamente dinamico, che richiederà un costante sforzo di rinnovamento dell'offerta». Il continuo modificarsi dei comportamenti di consumo da parte dei turisti impone infatti una forte attenzione nel tempo per le richieste e le aspettative dell'utenza.
«La chiave per rendere condivisa e accettata la politica Ancillary -conferma infatti Silvia Perrella, Ancillary&Cargo Manager del Gruppo Meridiana- è garantire la massima trasparenza possibile sui costi dei prodotti e dei servizi aggiuntivi e sulle prerogative e sulle caratteristiche delle tariffe disponibili, in modo che il cliente possa scegliere in modo consapevole». Nel campo del trasporto aereo, lo sviluppo dei servizi complementari rispetto al semplice acquisto del volo ha permesso di diversificare e moltiplicare l'offerta, rispondendo così alle esigenze di chi è interessato ad acquistare prodotti e servizi nuovi, che completano e migliorano l'esperienza di viaggio. A testimoniarlo è Armando Brunini, direttore generale dell'Aeroporto di Bologna, struttura che ai servizi di natura extra aeronautica deve circa il 40 per cento dei ricavi e ben il 75 per cento del margine operativo lordo.
«Si stima che entro il 2015 circa il 61% degli attori della filiera turistica utilizzerà servizi ancillari", spiega Enrico Bertoldo, direttore marketing Amadeus Italia, sottolineando che «il termine "ancillare" sta entrando a pieno titolo nella nostra dialettica comune, ma questo non vuole essere una moda, bensì una fonte di guadagni molto rilevante per gli operatori del settore». Ed è lo stesso Bertoldo ad anticipare che, allargando ancora di più lo sguardo sul lungo termine, entro il 2020 si intravede nell'ancillare una forte penetrazione della tecnologia mobile.
Info: www.ttglab.com
|