Tutto il fascino del Sol Levante tra modernità e passato feudale in questo itineraio proposto da Tucano Viaggi. Si può dire che il viaggio entri nel vivo quando si arriva nella Valle del Kiso, lussureggiante oasi di alti cedri all'ombra dei quali sono sorti molti santuari shintoisti. Il paesaggio è verdissimo, con in lontananza alcune cime innevate considerate sacre per gli abitanti del luogo. Uno splendore che non è solo di tipo naturalistico. Le Alpi Giapponesi offrono infatti al visitatore castelli, templi, cultura rurale, folklore, feste e cucina tradizionale.
Valle del Kiso. Questa valle fluviale, ricoperta da un fitto bosco, si trova a sud-ovest di Matsumoto, tra le Alpi centrali e settentrionali: essa fu scelta dallo Shogun Togugawa Ieyasu per farvi passare la Nakasendo, una delle principali strade che collegava la capitale Edo (l'attuale Tokyo) al resto del Giappone. Questa tratta della Nakasendo, chiamata Kisoji, era punteggiata da 11 nodi di smistamento della posta, piccoli villaggi, spesso raggiungibili solo a piedi, dove l'architettura in legno è stata miracolosamente preservata, anche se talvolta ricostruita in seguito ad incendi. La visita dei villaggi della valle di Kiso è una vera immersione nel passato feudale. Tempo a disposizione per la visita di Tsumago, dove pali elettrici e antenne sono stati banditi, villaggio che appare oggi non molto diverso da quando, centinaia di anni fa, vi passavano i signori e i loro samurai.
Magome. Lungo il percorso che porterà a Takayama, è prevista una sosta presso il villaggio di Magome, una delle più belle stazioni di posta della Nakasendo. Magome si trova sui colli a 800 m. Il suo nome significa "cesto del cavallo" perché era lì che i viaggiatori dovevano lasciare i loro cavalli per affrontare il tratto montano della Nakasendo. L'intero villaggio è disposto ai lati di una ripida strada, tutta lastricata, che si percorre a piedi, iniziando dalla parte più elevata, osservando i pittoreschi edifici in legno e intonaco. Al termine della visita si prosegue per Hida Furukawa, piccolo e affascinante centro fluviale, con i suoi vecchi bianchi magazzini affacciati su un canale pieno di carpe e alcuni incantevoli templi. Al termine della visita proseguimento per Takayama.
Takayama. Il quarto giorno è dedicato a questa affascinante cittadina, sito Unesco, situata in un anfiteatro di montagne sulle rive del fiume Miya. Fu l'antica capitale della provincia di Hida, e ancora oggi custodisce alcuni vecchi quartieri con antiche dimore di mercanti, templi e piccoli santuari. La visita di Takayama, che viene effettuata a piedi, inizia con uno dei due mercati dove ogni mattina arrivano dalle montagne circostanti contadine che vendono frutta, verdura e fiori. Ci si addentra poi nel vecchio centro storico: camminando nel quartiere di Sanomachi Suji, con le sue stradine fiancheggiate da vecchie case di legno, le "vinerie" del sakè e le botteghe che risalgono all'epoca Edo, pare di vivere nel Giappone del passato. Entrando nella sakabe e nel palazzo Takayama si scopre come erano le vecchie case nobiliari con grandi pareti scorrevoli che aprivano magici scorci sui giardini interni. Takayama è famosa per il Matsuri annuale, una coreografica sfilata di carri da processione; visita dell'interessante museo Yatai Kaikan dove essi sono custoditi e del vicino tempio situato in una pittoresca cornice di boschi.
La valle di Shokawa. Il quinto giorno si prosegue per questa regione di montagna, rimasta per molto tempo isolata, ha mantenuto un innegabile fascino bucolico con le sue case dalla facciata triangolare coperte da un grande tetto di paglia, costruito nello stile tradizionale, i "gassho-zukuri", le case delle "mani giunte" per via degli spioventi a 60 gradi dei tetti che ricordano due mani giunte in gesto di preghiera. Sosta nel villaggio di Shirakawago (30 km da Takayama) che si raggiunge percorrendo un lungo ponte sospeso; alcune delle vecchie case sono oggi musei, anche se numerose sono le famiglie che ancora vivono in queste case tradizionali, coltivando riso e altri cereali nelle risaie circostanti. Molto interessante è la visita del Myozenji, un edificio di cinque piani dove si visitano cucine e camere di abitazione e, nei piani alti, i locali in cui venivano allevati i bozzoli dei bachi da seta. Con una deviazione, tempo permettendo, si raggiunge quindi Ainokura, un villaggio più piccolo e tranquillo, che come Shirakawago è Patrimonio dell'Umanità Unesco.
Kanazawa. Si fa tappa in questa antica città situata non lontano dalle rive del mar del Giappone dove sono previste la visita del quartiere dei samuraï di Nagamachi con le sue stradine bordate da facciate di terra e legno, di Higachi, il quartiere delle geishe, e lo splendido Kenroku-en, uno dei più bei giardini del Giappone. Sviluppatosi nel corso di due secoli a partire dal 1670, Kenroku-en fu aperto al pubblico nel 1871. Il suo nome significa "sei giardini combinati" con riferimento alle sei bellezze qui racchiuse: spazio, isolamento, opera del l'uomo, antichità, acqua e panorami. La visita prosegue attraverso un magico susseguirsi di stagni, cascate, lanterne in pietra, meravigliosi pini alcuni dei quali sono chiamati sposati perché intrecciati tra loro.
Kyoto. E' l'antica capitale imperiale e resta ancora oggi l'anima della cultura giapponese. La visita include il tempio di Kinkaku-ji con il suo celebre Padiglione d'Oro rispecchiato nell'antistante piccolo lago, il tempio di Ryoanji, il castello Nijo, antica dimora famigliare costruita dal Shogun Ieyasu Tokugawa con i magnifici dipinti della scuola di Kano e il vicino pittoresco giardino; lo splendido tempio Sanjusangen-do, una costruzione austera che racchiude una straordinaria sfilata di 1001 statue dorate; il santuario Heian, dai luccicanti tetti verdi, costruito nel 1895 per commemorare i 1100 anni di Kyoto. I dintorni di questo tempio sono molto pittoreschi: stradine acciottolate di Sannenzaka e Ninezaka che conservano l'aspetto della vecchia Kyoto e Gion, il quartiere degli spettacoli (kabuki, bunraku…) dove è ancora possibile incontrare geishe e maiko.
Nara. Lasciata Kyoto si arriva a Fushimi Inari, lo spettacolare e suggestivo santuario scintoista dalle caratteristiche lunghe gallerie di torji rossi, prima di proseguire per Nara, prima capitale imperiale e culla della cultura giapponese. Lungo il percorso sosta a Uji per scoprire il magnifico tempio Byodo-in, antica residenza del clan Fujiwara che appare come una fenice ad ali spiegate, uno dei più begli esempi di architettura buddista giapponese. Arrivati a Nara, capitale fino al 784 e prima sede permanente del potere in Giappone, inizia la visita di questa città museo: il Todai-ji, uno dei templi più belli del Giappone, che ospita una colossale statua di Buddha, situato al centro di un grande popolato da centinaia di cervi; santuario Kasuga Taisha, che si raggiunge un sentiero bordato da centinaia di lanterne in pietra; infine, il tempio e la pagoda a piani di Horyu-ji, un'antica costruzione in legno il cui stile segue antichi modelli cinesi.
Mount Koya. Partenza in treno per Gokurakubashi, da dove in teleferica si prosegue per il Monte Koya, vero santuario del buddismo giapponese, un sito eccezionale che ospita una cinquantina di templi e monasteri costruiti nel IX secolo, lontano dai fasti della vita di corte di Kyoto. Là non c'è altro che bellezza e raccoglimento. I pellegrini vestiti di bianco che salgono su questa montagna aggiungono solennità e misticismo all'ambiente. La giornata è dedicato alla scoperta di questo affascinante ambiente: visita del monastero Kongobu-ji, centro della scuola esoterica del buddismo shingon, fondato dal bonzo Kukai nel IX secolo, della grande necropoli Okuno-in, un curioso cimitero monumentale annidato in una bellissima foresta di cedri e del suggestivo mausoleo dove è sepolto Kukai che si trova nel cuore del bosco. L'undicesimo giorno del viaggio inizia alle 6.30 con la suggestiva cerimonia delle preghiere del mattino nel monastero. Partenza dopo la colazione (vegetariana, a base di zuppa, tofu e riso…).
Osaka. La capitale della provincia del Kansai, e terza città del Giappone, è una città, dagli stupefacenti contrasti: il quartiere di Namba con gli svettanti grattacieli e gli affollati negozi e ristoranti, il parco situato ai piedi dell'imponente castello, ultimo testimone del passato feudale di Osaka, dove regna il ricordo dello shogun Hideyoshi che ne aveva fatto la più grande fortezza dell'Asia.
IL VIAGGIO. "La via degli Shogun": partenze individuali tutto l'anno, su richiesta; partenze di gruppo 2011: dal 9 al 20 agosto e dal 16 al 27 ottobre. Quota individuale con l'accompagnatore dall'Italia (per gruppi minimo 15 partecipanti) da 3.595 euro a persona. La quota comprende: i passaggi aerei internazionali con voli di linea Lufthansa da/per Milano, Roma, Torino, Bologna, Venezia e Napoli, 20 kg di franchigia bagaglio; trasferimenti in auto privata, minibus, mezzi pubblici, in base al numero di partecipanti; treno da Kanazawa a Kyoto in carrozze di seconda classe; sistemazione in hotel di categoria 4 stelle a Takayama, Kanazawa, Kyoto, Nara, Osaka; in monastero "shukubo" a Koyasan; i pasti dettagliati nel programma; visite ed escursioni come da programma (consultabile sul sito del Tour Operator); ingressi durante le visite guidate; assistenza di guida locale parlante Italiano durante tutto il viaggio. La quota non comprende:le tasse aeroportuali e di sicurezza (350 euro circa) e le tasse aeroportuali pagabili unicamente in loco; bevande, mance e quant'altro non espressamente indicato.
Info: www.tucanoviaggi.com
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