Abruzzo: nuove doc, valorizzazione sottozone e recupero vitigni autoctoni Pubblicato il: 30/03/2009 |
AgendaEventi: Vinitaly (Verona) > 2/6 aprile 2009 |
L'Abruzzo si presenta a Vinitaly con un nuovo messaggio. Una regione con molte articolazioni, che vanno ben oltre il solo vino simbolo: il Montepulciano d'Abruzzo. Sebbene sia stato proprio questo vino straordinario a farlo conoscere nel mondo, oggi l'Abruzzo offre molto di più ed è capace di soddisfare le richieste di un consumatore sempre più esigente. Per spiegare questa nuova identità, presso il padiglione 11 (Settore E 5), dedicato all'Abruzzo, saranno presenti ben 89 aziende, 65 presenti nello spazio della Regione Abruzzo, mentre 24 con un proprio stand individuale. Il padiglione verrà animato con i quattro tasting organizzati nella sala degustazioni con il coordinamento della Regione Abruzzo, assessorato all'Agricoltura, Arssa e Centro Interno delle Camere di Commercio. Gli incontri saranno dedicati alle novità, tutte a Denominazione di Origine Controllata. Si, perché giovedì 2 aprile alle 12 si terrà "Montepulciano d'Abruzzo Doc: nuove proposte per la valorizzazione del territorio". Qui per la prima volta si presenteranno i vini delle sottozone introdotte con le modifiche al disciplinare del Montepulciano d'Abruzzo approvate nel 2006, nonché di quelle in corso di riconoscimento che andranno a definire una nuova articolazione del territorio. Venerdì 3 aprile alle 12 "Abruzzo: Autoctono per vocazione" presenterà i vini da vitigni autoctoni previsti dal nuovo disciplinare Abruzzo Doc, proposto a fine 2008. Sabato, sempre alle 12, sarà la volta di "Cerasuolo d'Abruzzo Doc: rosè di carattere", vino anch'esso oggetto di un nuovo disciplinare, perché finora classificato come tipologia del Montepulciano d'Abruzzo. Ai tasting programmati si affiancherà sabato alle 11 una degustazione d'eccezione, in memoria di grandi nomi, recentemente scomparsi: "Gli uomini d'Abruzzo: Valentini, Masciarelli, Santoleri", personaggi che hanno contribuito a rendere grande la regione. «Nonostante la notorietà, l'Abruzzo è una regione ancora tutta da scoprire -afferma l'assessore Regionale all'Agricoltura Mauro Febbo-. Per questo a Vinitaly la Regione ha scelto di presentare proprio questa vocazione fatta di sottozone, di vitigni autoctoni, di nuovi disciplinari di produzione. Non quindi un'immagine legata solo a un unico, grande prodotto, ma fatta di tante sfaccettature che consentono di "Bere Abruzzo" 365 giorni all'anno senza stancarsi mai». In tempo di crisi economica, infatti, una delle carte vincenti dell'Abruzzo è l'ottimo rapporto qualità prezzo dei suoi vini, che consentono di bere bene ogni giorno. |
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