“Gli occhi di Caravaggio” al Museo Diocesano
Pubblicato il: 21/02/2011

AgendaEventi: Milano > Dall’11 marzo al 3 luglio 2011


Vittorio Sgarbi torna nel capoluogo lombardo per curare una nuova grande mostra che illustra la nascita di un genio quale è il Caravaggio. Ricostruendone la formazione artistica, da Simone Peterzano ai maestri veneti e lombardi, un entusiasmante percorso documenta i precursori e gli artisti contemporanei a Michelangelo Merisi (1571-1610), mettendo in evidenza le opere che l'artista vede di persona negli anni giovanili e ciò che i suoi occhi assorbono nel clima artistico tra Venezia e Milano, prima della definitiva partenza per Roma, che può datarsi intorno al 1595-96.

Prodotta e organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con il Museo Diocesano di Milano dove sarà esposta (dall'11 marzo al 3 luglio), la mostra "Gli occhi di Caravaggio. Gli anni della formazione tra Venezia e Milano" riunisce circa 60 capolavori dei più grandi interpreti del tempo. Le opere di Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Lorenzo Lotto, Jacopo da Bassano, Moretto da Brescia, Giovan Battista Moroni, Gerolamo Savoldo, Vincenzo e Antonio Campi, Giovanni Ambrogio Figino e Simone Peterzano e molti altri ancora documentano il delinearsi di un nuovo gusto e di una nuova concezione della figura, nel suo rapporto con lo spazio e con la luce, fondamentale per la crescita del giovane Merisi.

In mostra non poteva mancare la presenza di un'opera altamente significativa: è la cosiddetta "Murtola", ossia la prima versione della celeberrima Medusa degli Uffizi. Quest'opera, conservata da sempre in collezione privata, fu realizzata nel 1596 e può essere considerata come emblema della sua formazione giovanile, in particolare per il disegno preliminare. Le stesse indagini consentono di datare la "rotella" tra il 1596 e il 1597, anni in cui Caravaggio si trasferisce a Roma e quindi, idealmente, la Medusa Murtola chiude il ciclo lombardo e apre quello romano. Altro capolavoro da non perdere è la "Flagellazione di Cristo" del Caravaggio, che per la prima volta si sposta dal Museo di Capodimonte (Napoli) e giunge a Milano nella sua struggente e sensuale bellezza.

La mostra, divisa in 6 sezioni, illustra il contesto artistico in cui Caravaggio si trova ad operare nei primi anni della sua ricerca artistica. Nella bottega milanese di Simone Peterzano, allievo di Tiziano, dal 1584 al 1590, Michelangelo Merisi ha modo di lasciarsi suggestionare dalle opere di straordinari artisti, attivi tra Venezia e Milano. Lo sguardo del visitatore si identifica dunque con gli occhi del giovane genio, e immergendosi nel suo affascinante mondo, il pubblico può rivivere l'emozione provata dal maestro al cospetto di quei sommi capolavori. Il percorso è corredato inoltre dalla descrizione delle città "caravaggesche", con relative piante storiche e, nelle didascalie delle opere, da riproduzioni di dipinti di Caravaggio in cui si evidenziano le similitudini. Per concludere, l'evento ha il vanto di esporre per la prima volta i documenti del periodo lombardo di Caravaggio; è possibile infatti leggere e ritrovare il nome di Michelangelo Merisi nelle carte prestate dall'Archivio di Stato di Milano, che tanta importanza hanno nella definizione della biografia del pittore. Catalogo Silvana Editoriale. Orari: martedì - domenica ore 10/18.

Info:
info.biglietteria@museodiocesano.it

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