"Living can be about fulfilling dreams". Cambiamenti nelle strutture della società, un numero crescente di persone che vivono da sole, i flussi migratori, le diverse norme di lavoro, le nuove forme di comunicazione e l'individuazione del concetto di "The Good Life", sono tutti fattori che influenzano il modo di vivere. Che cosa vuol dire vivere? Ha a che fare con un luogo o uno stile di vita speciali, un mantra, una filosofia o il senso di appartenenza con altre persone?
E' l'obiettivo della mostra d'architettura "Living" del Museo d'Arte Moderna Louisiana nei pressi di Copenaghen (l'ultima della serie "Frontiers of Architecture"), dal 13 maggio al 2 ottobre 2011 (curatore: Kjeld Kjeldsen, Louisiana) mostrare come questa diversità di modi di vita viene espresso attraverso l'architettura come un'immagine essenziale della vita quotidiana, attraverso nuovi rapporti umani oltre i confini geografici e nazionali, attraverso interessi condivisi nuovi e alternativi, attraverso la celebrazione e gli eventi in cui il l'architettura è temporaneo ed è considerata come una dichiarazione del tutto personale: dai singoli alla collettività, ai nuovi ricchi.
La mostra dunque indaga il concetto di casa e nuovi modi di vita attraverso gli sguardi architettonici e socio-culturali al mondo di oggi. L'accoppiamento tra architettura con discipline umanistiche come l'antropologia e la sociologia fornisce la base della mostra che si compone di un crossover tra progetti di architettura, installazioni artistiche e le intuizioni in case history attuali da vari luoghi del mondo dove lo sviluppo sociale ha creato nuovi modi di vivere.
Info: www.visitdenmark.com
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