Russia: viaggio in Carelia e alle isole Solovetsky
Pubblicato il: 26/02/2011

Di Tour In Tour: Tucano Viaggi


La Carelia è una zona di rara bellezza dove alla natura ricca di foreste e laghi si aggiungono preziose opere architettoniche, alcune protette dall'Unesco. Ciò nonostante, il turismo è ancora poco sviluppato e le strutture ricettive, selezionate tra le migliori esistenti, non sono equiparabili agli standard internazionali.

L'itinerario.
Il tour inizia il secondo giorno da San Pietroburgo con una giornata dedicata alla visita dei luoghi e monumenti più significativi della città degli zar fondata nel 1702. La visita della città comprende anche il Museo Hermitage, che ospita nel Palazzo d'Inverno quella che è, secondo alcuni esperti, la più grande raccolta di opere d'arte del mondo. La mattinata del terzo giorno viene dedicata a un'escursione allo spettacolare Palazzo di Petrodvoretz (Peterhof) che, per la sontuosità dei palazzi, i giardini e i padiglioni, il complesso, è conosciuto come la "Versailles russa". Rientro a San Pietroburgo e pomeriggio a disposizione. In serata partenza con il treno (pernottamento a bordo) per Petrozavodsk, capitale della Carelia, dove si arriverà il mattino seguente. Trasferimento e sistemazione in hotel prima di concedersi una passeggiata lungo le vie di Petrozavodsk per scoprire i luoghi e monumenti più significativi della città fondata da Pietro il Grande, un tempo fonderia dove si costruivano cannoni e armamenti e, in seguito, luogo di esilio dei sovversivi di San Pietroburgo. Con un percorso in aliscafo di un'ora e 15 minuti circa si raggiungerà l'isola di Kizhi, situata nel lago Onega. Le sue chiese in legno del XVIII secolo, con le spettacolari cupole, le cappelle e la torre dell'orologio, costituiscono un singolare insieme architettonico dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco: un vero e proprio museo a cielo aperto immerso in un bellissimo ambiente naturale, dove fanno capolino alcuni mulini a vento. La Chiesa della Trasfigurazione è l'edificio più importante dell'isola: eretto nell'anno 1714 per celebrare la fine della guerra con la Svezia, questo gioiello dell'architettura russa possiede 22 cupole con tegole dalla forma particolare, concepite per incastrarsi perfettamente l'una sull'altra, tanto che nemmeno un chiodo è stato utilizzato per la sua realizzazione; accanto ad essa sorge la Chiesa dell'Intercessione con le sue nove cupole e, in mezzo, un campanile: l'insieme costituisce il "pogost" (complesso di chiese) del Nostro Salvatore. Le case di Kizhi sono costruite con lo stesso stile e utilizzando lo stesso legno di abete e pino usato per le chiese; le fessure tra le assi venivano riempite con stoffa o feltro, e l'esterno delle abitazioni decorato con motivi decorativi geometrici, mentre i tetti spioventi dovevano servire a far scivolare la neve. Nel pomeriggio rientro a Petrozavodsk. Il mattino presto del quinto giorno partenza per Sortavala. Arrivo e proseguimento per Valaam, che si raggiunge con un'ora circa di aliscafo. Sull'isola, che fa parte dell'arcipelago omonimo nel lago Ladoga, sorge un antico monastero la cui data di fondazione è incerta, ma che risalirebbe, secondo alcune fonti, al X secolo ad opera dei santi Sergio e Germano. Centro spirituale della Russia ortodossa, venne più volte distrutto, incendiato e ricostruito, chiuso durante il regime sovietico. I monaci si trasferirono in Finlandia, che all'epoca controllava la regione, portando con sé gli antichi archivi e le icone. Oggi il monastero è nuovamente in funzione, un'oasi di tranquillità dove pregano e lavorano piccole comunità di monaci. Dopo la visita della Cattedrale della Trasfigurazione e di alcuni eremi, si assisterà ai canti liturgici. Pranzo nel refettorio comune e rientro a Sortavala dove si visita il Museo dell'intaglio del legno. Proseguimento per Petrozavodsk, da cui si parte con il treno per Kem (pernottamento a bordo). Il giorno successivo si lascia Kem e, con due ore e mezza circa di navigazione in battello, si raggiunge la maggiore delle sei isole Solovetsky, formate dalle cime di montagne emerse dopo lo scioglimento dei ghiacciai del Mar Bianco circa 12mila anni fa: la natura qui è selvaggia ed un silenzio quasi irreale pervade le foreste ed i canali e fa da cornice alle moltissime specie di animali presenti. Il fascino dell'arcipelago delle Solovetsky (sono protette dall'Unesco) viene da un passato remoto, quando si credeva che le isole fossero la linea di confine con il mondo dell'aldilà e venivano visitate solo per richiamare le forze soprannaturali o per seppellirvi eroi e grandi capi. Nel XVI secolo uno splendido monastero cristiano-ortodosso venne fondato sui siti degli antichi santuari: le sue fortificazioni sono considerate un capolavoro architettonico. Le mura che lo circondano, larghe sei metri alla base e lunghe più di un chilometro, ne fecero una fortezza inaccessibile. Nel momento del suo massimo sviluppo arrivò ad organizzare trasporti e sistemazioni per 10/15mila pellegrini all'anno. Ma da luogo santo il monastero diventò prigione. Nel pomeriggio visita dei luoghi più significativi tra cui la Chiesa dell'Annunciazione che si affaccia sulla piazza, il refettorio, una galleria del complesso centrale, la Cattedrale della Trasfigurazione del Salvatore e la torre di Arkhangelsk. La mattinata del settimo giorno sarà invece dedicata alla navigazione tra le isole e lungo i canali costruiti dai monaci, unendo molti degli oltre 500 laghi presenti secondo un misterioso sistema idraulico. Le acque che circondano le Solovetsky sono l'habitat dei beluga, le balene bianche che sarà possibile avvistare nel corso dei trasferimenti da un'isola all'altra e, anche, dalla terraferma. Nel pomeriggio escursione alla collina di Sekirnaya, il punto più alto dell'isola, sulla cui sommità la Chiesa dell'Ascensione divenne tristemente conosciuta per le testimonianze raccolte dallo scrittore Aleksandr Solzenitsyn in "Arcipelago Glag". L'indomani escursione in barca sino all'isola di Zayatsky, interessante per i suoi misteriosi labirinti e per la chiesa in legno che risale agli inizi del 1700. Rientro a Solovetsky e tempo a disposizione. Il nono giorno trasferimento in aeroporto e partenza con il volo per Arkhangelsk da dove si prosegue per Mosca (trasferimento e sistemazione in hotel; pensione completa). Decimo giorno (4 giugno): dopo la prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza con il volo per l'Italia, via Francoforte.

IL VIAGGIO. Partenza: 26 maggio 2011. Quota individuale: con accompagnatore dall'Italia (base 10/19 partecipanti) 3.290 euro; con assistenza di guide locali parlanti italiano in Hotel Formula Standard da 2.990 euro (6/9 partecipanti) e da 3.395 euro (4/5 partecipanti). La quota comprende: i passaggi aerei internazionali con voli di linea Lufthansa da/per Milano (classe di prenotazione W), 20 kg di franchigia bagaglio; volo isole Solovetsky/Mosca; tutti i trasferimenti; treno di prima classe San Pietroburgo/Petrozavodsk e Petrozavodsk/Kem; sistemazione negli hotel della formula prescelta; pasti dettagliati nel programma; visite ed escursioni come da programma; ingressi durante le visite guidate; assistenza di guide locali parlanti italiano; assistenza di un accompagnatore dall'Italia per i gruppi a partire da 10 partecipanti. La quota non comprende: visto di ingresso in Russia (95 euro); le tasse aeroportuali e di sicurezza (220 euro circa) e le tasse aeroportuali pagabili unicamente in loco; assicurazione obbligatoria; bevande, mance e quant'altro non espressamente indicato. Nota: per le date di partenza di gruppo è prevista la sistemazione in hotel di formula Standard. Possibilità di Hotel Formula Superior con supplemento.

Info:
www.tucanoviaggi.com

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