Sulcis Iglesiente: i riti della Settimana Santa
Pubblicato il: 14/03/2011

AgendaEventi: Iglesias > 19/26 aprile 2011


Le celebrazioni della Settimana Santa ad Iglesias, come nel resto della Sardegna, risalgono alla fine del Seicento e rievocano suggestive e coinvolgenti atmosfere legate alla cultura e alla tradizione spagnola, come dimostra lo stesso nome della città "Iglesias", che significa "Chiese". Passeggiando per le strade e i vicoli della città vecchia, si respira un'atmosfera densa di religiosità, misticismo e tradizione che incuriosisce e affascina per la spiritualità devota della popolazione, che sembra rivivere ancora dopo duemila anni quel senso di pietà e dolore per la Passione di Gesù.

Ad aprire le celebrazioni e le solenni processioni pasquali che durano un'intera settimana, è la processione dei Misteri il Martedì Santo (19 aprile), durante la quale i giovani fedeli chiamati "Baballottis" portano a spalla i sette simulacri raffiguranti gli episodi della Passione di Gesù, orto degli ulivi, cattura, flagellazione, Ecce Homo, salita al calvario, Crocifissione, Addolorata, accompagnati dall'Arciconfraternita del Santo Monte che sfila con il volto coperto indossando una tunica di tela bianca lunga fino ai piedi, ornata da volant e da fiocchi neri. La tradizione spagnola vuole che la portantina del primo simulacro, che rappresenta Gesù che prega nell'orto degli ulivi, sia ornata da ramoscelli d'ulivo benedetti, fiori ed essenze mediterranee, che vengono poi distribuiti il giorno successivo ai numerosi fedeli che affollano la Chiesa di S. Michele per la messa in commemorazione dei Germani defunti.

Subito dopo il tramonto, la sera del Giovedì Santo (21 aprile) le strade di Iglesias si riempiono di Baballottis che accompagnano il simulacro della Madonna Addolorata che cerca Gesù nelle chiese della città, al suono dei tamburi e delle "matraccas" (antichi strumenti costituiti da ruote dentate su un supporto di legno che, fatti roteare, creano frastuono). Al termine della processione ci si ritrova tutti in chiesa dove si celebra la rievocazione dell'ultima cena, con la tradizionale lavanda ai piedi degli apostoli e l'esposizione dei vasi di "su nenniri" (i tradizionali germogli di grano fatti crescere al buio).

La mattina del Venerdì Santo (22 aprile), il quartiere alto de "Sa Costera" fa da palcoscenico alla processione al Monte che ricorda l'ascesa di Cristo al Calvario, durante la quale i giovani Baballottis portano sulle spalle una piccola croce e sono poi i Germani che, attraverso il rito de "S'Iscravamentu", depongono il Crocifisso su una lettiga colorata. Al calar della notte ha luogo la processione del "Descenso" con la rappresentazione sacra del funerale di Cristo secondo la tradizione barocca spagnola, caratterizzata da una gran quantità di attori e simboli religiosi tra i quali una scultura del Cristo morto a grandezza naturale, risalente al XVII secolo.

Il Sabato Santo (23 aprile), la Chiesa di San Michele resta aperta fino a tardi per consentire ai fedeli l'adorazione del Cristo morto adagiato sulla lettiga. Per l'Arciconfraternita del Santo Monte si chiude qui l'intensa settimana di attività, in quanto i riti della Domenica di Pasqua e del martedì successivo sono affidati alla Confraternita di S. Giuseppe.

La Domenica di Pasqua (24 aprile) è la più importante festa dell'anno della città e di tutta la provincia di Carbonia Iglesias. La mattina le campane suonano a festa e l'immagine del Cristo Risorto fa il suo trionfale ingresso nella cattedrale. In città si svolgono due processioni, una che accompagna il Cristo risorto, l'altra che segue la Madonna: la tradizione vuole che, dopo aver percorso itinerari diversi, avvenga "Su Incontru", il commovente momento dell'incontro tra i due cortei che proseguano insieme verso la cattedrale dove il Vescovo attende per la benedizione solenne. In questa circostanza, i fedeli offrono ai Confratelli (infilandoli nelle stanghe delle portantine delle statue) il "coccoi de Pasca", un pane tipico della tradizione gastronomica locale. La sera del martedì dopo Pasqua (26 aprile), dopo la Messa Capitolare in cattedrale, avviene la processione di "S'Inserru", processione unica che separa nuovamente i simulacri di Gesù Risorto e della Madonna, accompagnati rispettivamente nella chiesa di San Francesco e nella chiesa di San Giuseppe. La Messa del Voto, istituita nel 1735, pone fine ai suggestivi riti della Settimana Santa di Iglesias.

Info:
www.sulcisiglesiente.eu - www.provincia.carboniaiglesias.it

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