Le frastagliate coste della penisola turca dell'Anatolia, affacciate ad ovest sulle isole greche e sul mare Egeo e a sud sull'estremo orientale del Mediterraneo, sono caratterizzate da un paesaggio affascinante: un susseguirsi di incantevoli baie, golfi e promontori ricoperti dall'esuberante e odorosa macchia mediterranea e prospicienti una miriade di isolette e un mare da cartolina. Qui si incontra anche una delle maggiori densità di siti archeologici, solo in parte scavati, di tutto il bacino del Mediterraneo. Questa regione costiera, lunga alcune migliaia di chilometri e nota nell'antichità con il nome di Asia Minore, per la sua posizione geografica ha sempre rappresentato un punto di contatto, di passaggio e di interscambio tra due mondi assai diversi, Occidente e Oriente, tra le nazioni europee, mediorientali e africane del Mediterraneo orientale e le civiltà asiatiche. La facilità di approdo, la fertilità del suolo, il clima mite e l'abbondanza di acque ha richiamato, già a partire dal XII sec a.C., ondate migratorie successive provenienti dalla meno fertile Grecia che fondarono colonie e città-stato autonome e confederate, le quali a partire dal VII secolo svilupparono una civiltà tanto evoluta da rivaleggiare con quella della madrepatria.
Qui nacquero la poesia, la letteratura, la filosofia, la matematica e la medicina, oltre all'arte, note come cultura ellenistica, con due delle sette meraviglie del mondo antico: il tempio di Artemide ad Efeso e la tomba da Mausoleo ad Alicarnasso. Molti personaggi, luoghi e avvenimenti che siamo soliti ambientare nella Grecia classica, in realtà erano figli e espressione dell'Asia Minore. Lo stesso Omero sembra sia nato in queste contrade. I potenti Persiani, che nel loro espansionismo verso occidente la occuparono per due secoli, furono alla fine scacciati dal greco Alessandro Magno, e i Romani che se ne impossessarono dal II sec a.C, da latini, pagani e repubblicani si trasformarono alla fine in Bizantini cristiani, imperiali e di lingua e cultura greca. Non minore l'importanza per il cristianesimo: da qui iniziò l'evangelizzazione di San Paolo nativo di Tarso, qui visse e morì la Madonna, qui San Giovanni scrisse il suo Vangelo. Una simile e prolungata presenza ha saturato il territorio con un numero incredibile di insediamenti di varie epoche, alcuni assai importanti nella storia e tutti magnifici per la loro opulenza artistica, come Troia, Pergamo, Efeso, Alicarnasso, Telmesso, Smirne, Priene, Mileto, Didime e tante altre, i cui resti monumentali attirano oggi i visitatori colti e curiosi ancor più del fascino balneare delle sue rinomate spiagge.
L'itinerario. Tra i molteplici possibili itinerari alla scoperta dei siti storici e archeologici delle coste egee e mediterranee dell'Anatolia, scegliamo quello che inizia dalla bella baia di Fethye per visitare i resti di Telmessos, con le tombe rupestri a tempio greco in posizione panoramica sui monti del Tauro, Pinara, composta da tre acropoli e tombe monumentali di vario tipo, e poi Tlos, ricca di 700 sepolture reali. Si prosegue per Xantos, colonia ateniese e capitale della regione storica della Licia, sito protetto dall'Unesco per i suoi straordinari sepolcri a torre, per la vicina Letoon, altro sito Unesco, luogo sacro dell'antica Anatolia per i templi di Apollo e Artemide, e poi per Patara, porto della Licia ora tra le dune marine. Si prosegue per Myra, famosa per le spettacolari grandi tombe rupestri a tempio, per essere la patria di San Nicola e per la chiesa bizantina di Babbo Natale, visitando poi in barca nella suggestiva baia di Kekova i resti sommersi di alcuni insediamenti ellenistici sprofondati per bradisismi. La città dorica di Phaselis, in un promontorio ricoperto di pini, possedeva ben tre porti collegati da una via monumentale porticata. Antalya è una moderna città al centro di una baia con enormi spiagge ombreggiate dal Tauro, dove visitare il ricco museo archeologico, l'antico porto romano, il labirinto di vicoli ottomani nella città vecchia e alcune moschee. Termessos, oltre ad importanti monumenti di epoca greca e romana, costituisce una delle località archeologiche turche più straordinarie, una antica città sperduta tra le montagne del Tauro al centro di un parco naturale dall'esuberante vegetazione. La città portuale di Side è un raro esempio di antico insediamento ripopolato a fine 1800 da esuli turchi venuti da Creta; fu importante centro di pirateria e di commercio degli schiavi, quindi, dopo la "pax romana", di diffusione del cristianesimo. Il principale monumento di Aspendos è il teatro costruito sotto Marco Aurelio, capace di 15mila posti e dall'acustica straordinaria: il teatro romano meglio conservato al mondo. Perge infine, l'insediamento romano meglio conservato della Panfilia, offre il maggior stadio dell'Asia Minore, una splendida via porticata e un teatro da 15mila spettatori.
IL VIAGGIO. L'operatore milanese "Adenium - Soluzioni di viaggio" propone, dal 7 al 14 maggio, un viaggio di 8 giorni alla scoperta dei principali siti archeologici della costa dell'Anatolia turca affaccia sul Mar Egeo e sul Mediterraneo. Partenza con volo di linea da Milano per Dalaman via Istanbul, pernottamenti in hotel a 4 stelle con mezza pensione, accompagnatrice dall'Italia e guide locali di lingua italiana, assicurazione, quote da 2.020 euro.
Info: www.adeniumtravel.it
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