Successo della prima edizione della Borsa del Turismo Rurale Veneto che si è svolta a Monselice (Padova). Positivi i giudizi degli operatori, a partire dai buyer (cral aziendali, tour operator italiani ed esteri) che hanno riscontrato in questa iniziativa durata quattro giorni degli ottimi motivi per preparare dei "pacchetti" turistici nel territorio rurale veneto per i loro soci e clienti. Soddisfatto l'assessore al Turismo monselicense Gianni Mamprin che ha creduto e appoggiato l'iniziativa coordinata da Nicola Ucci, presidente nazionale Cralnetwork, che annovera circa 3mila Cral aziendali da tutta Italia. La Borsa è stata sostenuta dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, dalla Regione Veneto e dalla Provincia di Padova. Soddistatti pure i seller, ovvero i titolari degli agriturismi, strutture alberghiere, tour operator locali, le ville e dimore storiche, i parchi che hanno potuto presentare le loro strutture ai buyer che poi prepareranno gli itinerari veneti: un modo pratico e diretto di "fare business", come è stato definito da più parti.
La Borsa del Turismo Rurale Veneto chiude questa prima edizione con numeri interessanti: 100 buyer provenienti da tutta Italia, dalla Sicilia al Trentino, una decina di tour operator esteri dalla Russia, Germania, Polonia, una decina di giornalisti italiani della stampa turistica e agricola (con il patrocinio di Argav e Gist), due importanti convegni (uno di presentazione effettuato il 2 novembre dello scorso anno, un altro il 19 marzo con la presenza del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, la Regione Veneto, oltre che le province, i parchi, le aziende di promozione turistica che hanno poi esposto al workshop), tre educational organizzati da Coldiretti, Confagricoltura e Cia e che hanno permesso ai buyer di conoscere alcune peculiarità e hanno toccato tutte le province venete, un convegno promosso dalla provincia di Rovigo nel museo della bonifica a Ca' Vendramin, il workshop che ha permesso l'incontro tra domanda e offerta di 250 operatori e che si è svolto in una grande tensostruttura per tenere insieme le centinaia di operatori. E' stato inoltre stampato un catalogo per gli operatori. Insomma, una kermesse che ha coinvolto soprattutto il mondo rurale veneto, ancora poco conosciuto dal resto d'Italia e ancor meno dall'Europa, a differenza di altre regioni che da anni hanno investito in questo settore. Le categorie agricole regionali (CIA, Confagricoltura, Coldiretti) hanno avuto un ruolo determinante nella Borsa del Turismo Rurale Veneto in quanto hanno permesso ai loro associati di prendere contatto con i potenziali "clienti", sia per gli agriturismi e le strutture ricettive, sia per i prodotti.
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