Si scia fino al 1 maggio sul ghiacciaio della Marmolada, ci si avventura con gli sci d'alpinismo e le ciaspole nel cuore del Catinaccio, mentre a valle ci si godono le vacanze pasquali tra itinerari di nordic walking e trekking a cavallo tra prati fioriti. E' questa la proposta pasquale in Val di Fassa, tra il tiepido sole di primavera e lepiste splendidamente innevate. Un abbinamento straordinario che in Val di Fassa si può godere nella skiarea del Belvedere di Canazei (dove sono aperti diversi impianti) fino al 25 aprile e in Marmolada addirittura sino al 1 maggio.
Gli appassionati, specie per le festività pasquali, potranno divertirsi, in particolare, sugli ampi tracciati della "Regina delle Dolomiti". Questa montagna custodisce un'oasi di ghiaccio e regala panorami spettacolari e discese esclusive dal sapore d'altri tempi nel ricordo delle competizioni, come il "Gigantissimo", che l'hanno resa famosa. A rendere completo il soggiorno sulla vetta dolomitica la possibilità di pernottare, oltre che negli eleganti hotel della Val di Fassa, anche in un tipico presidio in quota come il Rifugio Pian dei Fiacconi, ai piedi del ghiacciaio. Il rifugio è raggiungibile anche da chi non scia con una romantica cestovia da cui si gode di una vista incantevole sul lago Fedaia e le Dolomiti fassane. Un'idea singolare per una Pasqua fuori dal comune tra le nevi perenni, trascorrendo la notte a 2.626 m ammirando albe e tramonti da ricordare per sempre.
La Marmolada è montagna famosa anche per le escursioni di sci alpinismo, così come il gruppo del Catinaccio, il regno di Re Laurino, che al "risveglio della natura" si può ancora esplorare con sci e pelli di foca o racchette da neve. Due itinerari conducono al Rifugio Passo Principe (2600 m): da Vigo di Fassa si sale alla conca innevata del Ciampedìe e, da qui, fino al Principe; in alternativa da Pera di Fassa si raggiunge Monciòn e la vicina località La Regolina, da dove ci si muove alla volta del rifugio, che accoglie i turisti con le specialità della cucina locale e la possibilità di pernottamento per vivere un'esperienza di sport, natura e bellezza da incorniciare.
Nel fondovalle si possono seguire i piacevoli itinerari culturali che conducono al Museo Ladino di Vigo, alle chiese fassane più antiche e nei paesi pittoreschi della valle. Nel periodo di Pasqua vale la pena fermarsi in questi centri, specie a Campitello quando, secondo una tradizione antichissima, ragazzi e adulti il mattino della domenica pasquale suonano le "batole" (raganelle) lungo le strade spingendosi fino a Fontanazzo per richiamare tutti alle funzioni religiose. Invece, nei bar di Penia, Alba e Canazei ci si diverte con le "pechenèdes", tradizionali sfide con le uova sode dipinte: chi picchiettando rompe il guscio dell'avversario vince e guadagna l'uovo. Gli amanti, invece, delle escursioni nel verde di boschi millenari possono scegliere tra un trekking a cavallo (organizzato dal Club Ippico Andalusia di Moena, tel. 393.2000100) magari lungo il torrente Avisio, e un'escursione, con tanto di istruttore (Scuola di sci di Moena, tel. 0462 573770), per imparare la tecnica del nordic walking, la camminata nordica che mette in moto il 90% dei muscoli.
Dopo una giornata facendo attività fisica all'aperto si può cedere alle lusinghe della tavola ladina che sa conquistare anche i palati più esigenti. Tra le tante proposte interessanti della Val di Fassa, l'Agritur Weiss, a Tamion di Vigo di Fassa, che a primavera propone i suoi prodotti più genuini e i piatti d'alta cucina del ristorante stellato Malga Panna di Moena.
Info: www.fassa.com
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