Freschezza, affascinante profumo di fiori e dolcezza Pubblicato il: 11/04/2011 |
VinoDiVino: Fior d’Arancio Colli Euganei Docg |
Nello scenario enologico italiano, la storia del Fior d'Arancio è singolare. La testardaggine e l'attaccamento alle loro radici dei contadini e dei produttori euganei hanno avuto ragione delle pretese dei tecnici, che alcune decine di anni fa avevano giudicato l'uva Moscato Giallo dal quale si ottiene non particolarmente indicata per vini di pregio. Il primo disciplinare della Doc Colli Euganei non ne faceva menzione, e neppure il secondo. Però questo vino e la sua uva, presente da millenni tra i Colli e utilizzata sia da vino sia da tavola, non erano stati abbandonati né dimenticati da chi lavora la terra. Ce n'erano cinque ettari quando l'ultima modifica del disciplinare ha decretato la Denominazione per il Fior d'Arancio, che da allora ha fatto passi da gigante, grazie alla sua freschezza, al suo affascinante profumo di fiori, alla sua dolcezza resa non invadente da un'equilibrata acidità e al suo grado alcolico moderato, che ne fa un vino che si può bere con piacere senza avere l'occhio fisso sull'etilometro. Oggi è diventato davvero un emblema per la viticoltura dei Colli Euganei, della quale ripropone al più alto livello di qualità l'originaria tradizione dolce o abboccata. Ed è unico, autoctono, nostrano per davvero, sempre piacevole quale ne sia la tipologia che viene proposta: spumante, tranquillo o passito. |
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