In Umbria antiche tradizioni sono custodite tra il fitto dei boschi di querce e le morbide curve delle colline, tra borghi arroccati e incantevoli scorci, ma, soprattutto, si riscoprono riti millenari. Risalire le viuzze strette dell'antica Gubbio, città di pietre grigie adagiata sul fianco del monte Ingino (il monte su cui San Francesco ammansì il lupo affamato) dona al visitatore un magico scorcio di puro Medioevo. Per calarsi ancora di più nell'atmosfera e sognare di battaglie, passionali intrighi, cortesi amori e arcane magie, non perdete una delle più suggestive tradizioni di questo pittoresco borgo: la famosa Festa dei Ceri che si celebra ogni anno il 15 maggio.
La Festa dei Ceri. Si narra che nel 1160, per la morte del patrono Sant'Ubaldo, il popolo egubino salì in processione verso la Basilica sul monte con torce e candele accese. Evolutasi nel tempo, le torce si sono trasformate in giganteschi macchinari lignei con in cima le statue dei tre Santi protettori delle corporazioni. La festa, o meglio la Corsa dei Ceri, sarebbe una trasposizione di quell'avvenimento che così tanto aveva toccato gli animi degli egubini. Partecipare oggi all'evento è emotivamente coinvolgente. La rigida coreografia dello spettacolo viene studiata per mesi dai ceraioli (portatori dei ceri), che devono correre in mezzo alla folla, tra le stradine impervie e su per i tornanti del monte senza mai fermarsi, dandosi il cambio in rapide ed eleganti volate senza far tentennare i 300 kg che hanno sulle spalle. L'atmosfera è esplosiva, la gente si sposta improvvisamente come in un'onda per far passare la pazza corsa dei ceraioli nelle improvvise "mute", rimanendo con il fiato sospeso quando li vede voltare il vicolo in un turbinio di colori, luci e movimenti, fino al rientro in Basilica. La conclusione del rito prevede che il vincitore non sia il primo che arriva in chiesa (non muta difatti l'ordine di partenza, con Sant'Ubaldo in testa, ma viene premiata l'abilità mostrata nel portare correndo il cero, sebbene tradizione preveda anche che, sempre da tradizione, seguiranno dibattiti infiniti tra i cittadini di Gubbio per stabilire il migliore. Una festa da non perdere in una città incantevole: provate a salire sul monte dal sentiero e guardare le luci della folle corsa dall'alto, per poi ridiscendere con la funivia e concludere questo viaggio nel Tempo con un pezzo di crescia, il particolare pane cotto su lastra di pietra che, accompagnata dalla salsiccia, riporta anche il gusto nel Medioevo più ingordo.
La proposta. Octopus Travel propone "A Gubbio per la Festa dei Ceri" (tariffe valide fino a fine giugno 2011). Hotel Gattapone a Gubbio da 61 euro (solo il 15 maggio) la camera doppia a notte (colazione a buffet inclusa) oppure Hotel Ilgo a Perugia da 55 euro la camera doppia a notte (colazione inclusa).
Info: www.octopustravel.it - www.festadeiceri.it - www.comune.gubbio.pg.it
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