Primavera alle erbe nel Sulcis Iglesiente Pubblicato il: 27/04/2009 |
Italia - Sardegna |
Il Sulcis Iglesiente è uan terra ricca di itinerari suggestivi, dalle dune di candida sabbia finissima alla splendida costa, passando per siti archeologici e minerari, boschi di inattesa bellezza e una macchia mediterranea dai profumi intensi, testimone di una natura ancora selvaggia che in primavera si fa generosa di gustosi frutti spontanei ricchi di virtù salutari e di erbe come rosmarino, timo, mirto, corbezzolo, cisto e elicriso. Il momento più ricco e magico per raccoglierle è la primavera, stagione di rinascita e momento propizio per guidare il visitatore in un un percorso tra mare e campagna di scoperta e riconoscimento delle erbe selvatiche, aromatiche, mangerecce e officinali, care alla più antica tradizione sulcitana. Nella zona di mare, in prossimità delle scogliere, una delle piante più diffuse è il Crithmum maritimum, meglio conosciuto come "finocchio di mare", le cui foglie saporite si gustano in insalata o sott'olio dopo averle sbollentate in acqua e aceto. Allontanandosi un po' dalla costa si raggiungono terre dalla ricca vegetazione mediterranea, ed è qui che si può cogliere una vera prelibatezza, l'Asparagus acutifolius (asparago selvatico), con cui cucinare ottimi primi o gustose frittate. Nella campagna interna, dove il terreno diventa più umido, bastano pochi passi e la natura diventa ancora più generosa e regala piante di tarassaco, borragine, ortica, piantaggine, con cui si può preparare la migliore insalata o saporite minestre, essendo tutte piante ricche di virtù salutari. E ancora, tra le piante che si incontrano più di frequente sulle aree costiere e nell'entroterra, le più comuni sono il rosmarino, ideale per aromatizzare piatti di carne e verdure arrosto, e il finocchio selvatico (Feniculum Vulgares) apprezzato fin dall'antichità per i suoi semi aromatici utilizzati per insaporire una varietà di pietanze, dai dolci di pasta frolla agli insaccati, il cui stelo viene utilizzato al naturale per preparare la tradizionale salamoia nella quale lasciar riposare le olive appena colte. Il caldo sole di primavera vi invita quindi a chiudere gli occhi e lasciarvi trasportare da tutti gli altri sensi per assaporare e gustare i frutti che avete raccolto passeggiando lungo i sentieri di una terra forte e generosa, che regala prodotti unici, dai sapori intensi, protetti dall'amorevole passione e dall'orgoglioso rispetto della gente del luogo. |
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