I due volti del Giappone Pubblicato il: 04/05/2009 |
Dai Tour Operator: I Viaggi di Maurizio Levi > 17 maggio, 21 giugno, 8 luglio, 3 e 16 agosto e 6 settembre 2009 |
Il Giappone è un arcipelago al largo delle coste orientali asiatiche situato tra il mare omonimo e l'oceano Pacifico, di fronte a Russia, Corea e Cina. Disposto in un arco lungo oltre 3 mila km, è formato da quattro isole principali ravvicinate (e dal 1988 collegate tra loro da ponti e tunnel sotterranei stradali e ferroviari a formare un unico territorio per il 97 per cento del totale), nonché da una marea di isole e isolette, oltre 3mila in tutto. La sua ubicazione nel punto di contatto e di frizione tra le placche tettoniche continentali e sottomarine di Asia, Pacifico e Filippine giustifica la sua intensa attività sismica e vulcanica, che ne fa una terra ballerina, la meno stabile del pianeta, con 290 vulcani di cui 60 ancora attivi (compreso il Fuji Yama, la vetta più alta a 3.776 m), 1.500 terremoti all'anno e maremoti periodici, a volte di intensità anche catastrofiche. Il territorio è montuoso per tre quarti, con versanti scoscesi e piccole pianure costiere, per cui soltanto un quinto del terreno risulta abitabile e produttivo. Data la sua struttura morfologica, quella giapponese può essere definita una civiltà del mare. Abili pescatori e grandi consumatori di pesce, con le loro immani navi-officine pescano in tutti gli oceani, in patria hanno sviluppato un'intensa acquicoltura, sono primi per la cantieristica navale e per flotta marittima commerciale. Fino al 1868 il Giappone è stato un Paese feudale chiuso in se stesso e privo di contatti con l'esterno, ma in pochi decenni seppe diventare una potenza economica e militare in grado di sconfiggere la Cina (1895) e la Russia (1905), dando inizio ad un impero d'oltremare che occupò in successione Corea, Manciuria, Cina, Indonesia, Malesia, Filippine e Indocina: furono i prodromi della 2° guerra mondiale, risoltasi con la disfatta dell'impero sancita dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Ma lo straordinario dinamismo di questo popolo seppe risollevarsi da un baratro che pareva senza via d'uscita, arrivando in breve tempo a diventare la seconda potenza economica mondiale. Tra 1950 e 1990 è stata capace di aumentare di venti volte il reddito pro capite, con il risultato che il 2,5 per cento della popolazione mondiale produceva il 10 per cento del Pil planetario e controllava il 12 per cento del commercio internazionale. Risultati strabilianti e insuperabili, affiancati sul piano sociale da parametri come un altissimo livello medio di istruzione, il tasso più basso di mortalità infantile e la più alta speranza di vita, con il primato di longevità ad 82 anni. Quale la chiave del successo per un Paese quasi privo di risorse naturali e energetiche e con un territorio ostile? La risposta sta essenzialmente nel carattere dei suoi abitanti: ubbidienti, gregari e sociali, nazionalisti e tradizionalisti ma anche aperti alle sfide del futuro, laboriosissimi, parchi e risparmiosi, orgogliosi fino allo stoicismo e all'abnegazione più assoluta nel compiere con diligenza il proprio dovere. Esiste poi anche un Giappone, meno noto, rurale e decongestionato, dominato da paesaggi di una bellezza struggente che paiono usciti da stampe antiche, con verdissime foreste montane (il 67 per cento del territorio risulta piantumato, il 14 protetto), risaie terrazzate, case rurali con il tetto di paglia, paesini e borghi dove l'orologio si è fermato da secoli, castelli e fortezze di legno risalenti al Medioevo e all'epopea romantica dei samurai, templi, pagode e monasteri buddisti e shintoisti, veri capolavori d'arte e meta di pellegrinaggi a riprova di una fede e di una spiritualità ben radicate, nonostante il progresso. |
Copyright © Luoghidelmondo.info - Tutti i diritti sono riservati. Riproduzione vietata. |