Val di Funes alla ricerca dei geodi di Tiso Pubblicato il: 16/06/2008 |
> Italia – Trentino Alto Adige – Provincia di Bolzano > Fino al 30 ottobre 2008 |
La Valle Isarco nasconde piccole perle. Una di queste, nel cuore delle Dolomiti, è la Val di Funes, che ha saputo conservare intatte le più genuine caratteristiche del mondo alpino rurale, al cospetto di un paesaggio dolomitico incantato. E molte sono le sorprese, a cominciare dal piccolo, ma curioso museo dei minerali di Tiso, all'inizio della Val di Funes nei pressi di Chiusa. Qui si ammirano minerali e cristalli dell'arco alpino e soprattutto gli oltre 200 geodi di Tiso ('palle' di roccia). In effetti il genuino borghetto rurale-montano di Tiso, tra boschi e masi in vista delle frastagliate Odle, è famoso proprio per queste singolari formazioni sferiche di roccia che al loro interno spesso custodiscono cristalli bellissimi e hanno preso il nome 'ufficiale' da questa località della Valle Isarco. Il museo si deve in gran parte al signor Paul Fischnaller, che ha lasciato il suo lavoro primario per dedicarsi anima e corpo alla ricerca e allo studio dei minerali. In 25 anni di ritrovamenti è riuscito a raccogliere una formidabile collezione di minerali multicolori. I geodi, che toccano fino a 20 centimetri di diametro, visti dall'esterno non sembrano nulla di particolare. Ma appena vengono aperti con un colpo secco, ecco la sorpresa: svelano meravigliosi cristalli di agata ricoperti da uno strato di tufo porfirico. L'agata raggiunge infatti il massimo della bellezza dopo essere stata tagliata. Il museo espone anche una raccolta di gioielli d'agata. Particolarmente affascinante è il contrasto tra i geodi "pieni" e quelli "vuoti". Molti dei geodi "pieni" contengono bellissime agate dalle sfaccettature e dai colori strabilianti. Ametiste e cristalli di quarzo si distinguono particolarmente per la loro limpidezza, mentre l'agata è riconoscibile per le forme geometriche. Ogni geode racchiude dunque un suo piccolo segreto di cristallo, da scoprire con una visita al museo (www.mineralienmuseum-teis.it). |
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