Italiani: alla vacanza non si rinuncia Pubblicato il: 01/06/2009 |
Fatti&Personaggi: Trademark Italia |
Mare, montagna o lago, una cosa è certa: l'estate 2009 vedrà più italiani trascorrere le ferie nelle località del Bel Paese. Soggiorni un po' più brevi e sempre più decisi all'ultimo momento, ma al piacere della vacanza non si rinuncia. E' questo in sintesi quanto emerge da una indagine di mercato realizzata da Trademark Italia, specializzata nelle rilevazioni dei flussi turistici, dalla quale risulta che quest'anno più italiani resteranno in Italia, e ciò significa numeri migliori per il turismo nazionale. Quando si parla di vacanze l'arretramento generale dell'economia non turba il sonno degli italiani. In particolare di alcune categorie. "Non spaventa ad esempio i dipendenti pubblici - dice l'indagine - che costituiscono con le loro famiglie un esercito di 15 milioni di turisti sicuri, hanno diritto a quattro settimane di ferie (mediamente 34 giorni), sono potenzialmente in grado di produrre un enorme volume di presenze. Costoro ogni anno consumano almeno 6,5 giorni al mare, 3 ponti festivi e 5 week-end fuori casa. Altri 6 milioni di lavoratori di aziende private trascorrono almeno due settimane di vacanza, in parte al mare, in parte in montagna". Altro dato interessante riguarda i 15 milioni di pensionati, di cui non meno di 4,5 sono persone che possono contare su una pensione dignitosa e su redditi supplementari, che quest'anno non faranno passi indietro. Alle previsioni vanno aggiunti i viaggi degli italiani "abbienti" per i quali la recessione è sostanzialmente ininfluente e che sommano altri 8 milioni di persone in viaggio per almeno 8,2 giorni. Gli italiani, insomma, "rimarranno fedeli agli stili di vita ormai acquisiti, e anche alle solite destinazioni, considerate 'sicure per sé e la famiglia', ma anche accoglienti e divertenti". In testa Emilia Romagna, Marche e Veneto, migliora il dato delle coste e delle isole della Campania. |
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